Cronaca

Monreale, padre picchia il figlio ma viene assolto: voleva proteggerlo da cattive compagnie

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Un uomo di 55 anni, D.B., residente a Monreale, è stato assolto dall’accusa di abuso di mezzi di correzione e disciplina nei confronti del figlio quattordicenne, D.R. Il Pubblico Ministero aveva richiesto una condanna a un anno di carcere, ma il Giudice monocratico del Tribunale di Palermo ha pronunciato l’assoluzione con formula piena, accogliendo la linea difensiva degli Avvocati Salvino e Giada Caputo.

Le preoccupazioni del padre

I fatti risalgono al luglio 2016. D.B., padre di tre figli, era profondamente preoccupato per il comportamento del figlio minore, D.R. Il ragazzo mostrava svogliatezza, disinteresse per la scuola e rientrava a casa sempre a tarda ora. La dirigenza scolastica aveva informato D.B. delle assenze prolungate del figlio da scuola, ormai da oltre dieci giorni. Dagli altri due figli, D.B. aveva appreso che D.R. frequentava un gruppo di ragazzi palermitani coinvolti in furti presso le bancarelle dei mercatini e nello smontaggio di pezzi di motocicli e automobili.

L’alterco e la denuncia

Fortemente preoccupato, D.B. aveva chiesto spiegazioni al figlio, ricevendo in risposta parole offensive e la dichiarazione dell’intenzione di D.R. di andarsene di casa. In preda all’ansia e alla preoccupazione, il padre aveva colpito il figlio al braccio sinistro con un bastone da cucina. D.R. aveva reagito chiamando i Carabinieri e denunciando l’aggressione subita.

L’intervento dei Carabinieri e il processo

I Carabinieri avevano accompagnato il minore al pronto soccorso e, successivamente, su disposizione della Procura per i Minorenni, in una casa famiglia. D.B. era stato denunciato per lesioni aggravate e abuso di mezzi di correzione e disciplina. La difesa aveva raccolto le testimonianze dei vicini di casa, i quali avevano descritto la famiglia come tranquilla e il minore come un ragazzo da sempre insofferente e ribelle. Una perizia psicologica aveva inoltre evidenziato la difficoltà di D.R. ad accettare le regole di convivenza e il suo rifiuto di qualsiasi rapporto con i genitori.

La difesa e l’assoluzione

Gli Avvocati Giada e Salvino Caputo hanno prodotto in giudizio questi elementi probatori, dimostrando che il minore non aveva riportato lesioni gravi, che il padre non aveva mai usato violenza sul figlio in passato e che il suo comportamento era finalizzato a proteggere D.R. dalle cattive frequentazioni. Il Giudice, al termine dell’udienza, ha accolto la tesi difensiva, assolvendo il genitore. L’Avvocato Giada Caputo ha commentato: “Certe volte il nostro ordinamento penale presenta fattispecie delittuose estremamente rigorose che non tengono in considerazione la delicatezza dei rapporti genitoriali e la necessità di intervenire per evitare conseguenze irreparabili ai figli.”

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Gaetano Ferraro

Giornalista pubblicista, direttore responsabile di DirettaSicilia.it e Monrealelive.it. Collaboratore di varie testate, tra cui BlogSicilia.it, SiciliaFan.it e donnaclick.it

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Gaetano Ferraro