La mascotte di Italia ’90, “Ciao”, rivive in una toccante vignetta di Sergio Criminisi. Il vignettista agrigentino l’ha voluta ritrarre in lacrime sulla lapide di Totò Schillaci, omaggio commovente al campione palermitano scomparso e simbolo di un calcio ormai lontano.
Un’estate indimenticabile
L’immagine di “Ciao” che piange Schillaci ha fatto il giro del web, risvegliando la nostalgia di un’intera generazione. L’estate del 1990, con le sue notti magiche e le imprese di Totò, rivive nei ricordi di chi, allora adolescente, si emozionava per un calcio genuino e ricco di passione.
Un orgoglio siciliano
Criminisi, in passato, aveva confessato come il successo di Schillaci fosse motivo di orgoglio per tutta la Sicilia. Un sentimento condiviso da molti, che vedevano in Totò l’esempio di un’isola capace di grandi imprese.
Addio a un’epoca
“Addio Totò, a te sono legati alcuni dei miei ricordi più belli di un’epoca e di un calcio che non esisteranno mai più”, scrive Criminisi. Un addio che sa di malinconia, per un campione che ha fatto sognare e per un calcio che oggi sembra non esserci più.