Nuova ondata di maltempo in arrivo
Un nuovo peggioramento meteorologico interesserà l’Italia a partire da martedì 17 settembre, con effetti che si protrarranno almeno fino a giovedì. La Sicilia non sarà immune da questa ondata di maltempo, che porterà con sé un aumento dell’instabilità atmosferica e precipitazioni sparse, localmente intense lungo le coste ioniche e adriatiche.
Allerta gialla per temporali e rischio idrogeologico
Per la giornata di martedì 17 settembre, il Dipartimento della Protezione Civile ha diramato un’allerta gialla per rischio temporali e rischio idrogeologico in 10 regioni italiane, inclusa la Sicilia. Le precipitazioni, più diffuse e temporalesche lungo le aree tirreniche, potrebbero causare disagi e criticità idrogeologiche. Si raccomanda la massima prudenza e di tenersi aggiornati sulle previsioni meteo.
Il ritorno del ciclone Boris
Il ritorno del ciclone Boris è il principale responsabile di questa nuova ondata di maltempo che sta interessando l’Italia. Dopo aver attraversato l’Italia la scorsa settimana, causando un brusco calo delle temperature e forti piogge, il ciclone si è spostato sui Balcani per poi risalire verso l’Ungheria. Nelle prossime ore, con una traiettoria “boomerang”, Boris tornerà indietro, dirigendosi verso il Mediterraneo italiano.
Rischio fenomeni estremi
Il meteorologo Lorenzo Tedici di iLMeteo.it avverte che il ciclone Boris, interagendo con le temperature ancora elevate del Mar Mediterraneo, potrebbe generare fenomeni meteorologici estremi. Le previsioni parlano di piogge intense, anche a carattere di nubifragio, soprattutto tra Emilia Romagna e Marche, ma anche la Sicilia potrebbe essere interessata da precipitazioni particolarmente abbondanti.
Rischio fenomeni estremi
«Si teme una situazione da massima allerta con piogge e temporali favoriti anche dalla temperatura caldissima dei nostri mari – prosegue Tedici -: sono attesi più di 250 mm in 3 giorni, con i picchi più alti tra Emilia Romagna e Marche. Stante la temperatura di fine estate / inizio autunno le precipitazioni non saranno nevose neanche sulle cime più alte dell’Appennino. Con lo zero termico oltre i 2500-3000 metri, tutta la precipitazione sarà sotto forma di pioggia e dunque non si fermerà neanche per un istante sulle montagne, con un tempo di corrivazione breve ed immediate piene del reticolo secondario. Entro 48 ore anche i fiumi principali saranno gonfi e pericolosi, nonostante i terreni non saturi di questo periodo. Inoltre, il mare caldo fornirà tanta energia ai temporali più intensi: la temperatura del mar Adriatico, ad esempio, è ancora sui 25°C; questo valore è decisamente elevato considerando che il ciclone Boris arriverà con una massa d`aria a -20°C in quota (a circa 5000 metri). È previsto un contrasto termico di 45°C in 5.000 metri che potrebbe generare fenomeni estremi»