Cronaca

Follia in via Libertà, tassista pesta 23enne dopo lite per mancata precedenza

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Pomeriggio di follia ieri in via Libertà, dove un tassista cinquantenne ha pestato selvaggiamente un ragazzo di 23 anni, causandogli gravi lesioni. L’episodio è avvenuto intorno alle 15 all’altezza del civico 31, nei pressi di piazza Croci.

Secondo quanto ricostruito, la lite sarebbe scaturita da un diverbio per una mancata precedenza: il taxi avrebbe effettuato un cambio di corsia repentino e poi una brusca frenata, costringendo la fidanzata del giovane, che si trovava alla guida della sua auto con il 23enne seduto al lato passeggero, a sterzare per evitare l’impatto. Dopo un primo concitato scambio di battute, il tassista si è allontanato salvo poi tornare indietro e scendere dal mezzo per aggredire il ragazzo.

Non appena il giovane è sceso dall’auto, il tassista gli ha sferrato due violenti pugni al volto facendolo crollare a terra esanime. L’aggressore ha poi infierito sul 23enne con calci e pugni, nonostante i tentativi di alcuni colleghi di fermarlo. Solo l’intervento di un colonnello della Guardia di Finanza, occasionalmente di passaggio, ha posto fine al pestaggio.

Il giovane è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Civico dove i medici, dopo gli accertamenti, gli hanno diagnosticato un trauma cranico, la frattura della mandibola, la perdita di 4 denti e contusioni multiple al volto e al corpo. La prognosi è di 30 giorni.

Il tassista, descritto dalla fidanzata della vittima e da alcuni testimoni, è stato rintracciato dalla polizia circa un’ora dopo i fatti. Gli esami tossicologici hanno dato esito negativo, escludendo che fosse sotto effetto di alcol o droghe. Le immagini delle telecamere di videosorveglianza acquisite dagli investigatori chiariranno l’esatta dinamica dell’episodio.

La ragazza, ancora sotto shock, ha raccontato quei drammatici momenti: “Il mio fidanzato era a terra e quel tassista continuava a prenderlo a calci e pugni con violenza inaudita, nonostante i tentativi di alcuni colleghi di fermarlo. Sembrava uno assatanato”.

I familiari descrivono le condizioni del giovane come molto gravi: “Farfuglia, non riesce a parlare né ad aprire gli occhi” dicono fuori dall’ospedale. La polizia ha avviato le indagini per ricostruire con esattezza i fatti ed accertare le responsabilità dell’aggressore che rischia ora una denuncia per lesioni gravi.

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Marta Russo

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Marta Russo