PALERMO – Presso l’ISMETT di Palermo è stato eseguito il primo trapianto di cuore utilizzando la tecnologia “Heart in the box”, che permette all’organo di continuare a battere anche durante il trasporto verso il centro trapianti. Si tratta di una novità assoluta per il Sud Italia, una tecnica all’avanguardia già utilizzata nei migliori centri trapianti di Europa e Nord America.
Il cuore del donatore è stato prelevato da un’équipe dell’ISMETT composta da cardiochirurghi, perfusionisti e infermieri. L’organo è stato poi collegato ad uno speciale dispositivo sterile e perfuso con il sangue del donatore, in modo da mantenerlo pulsante durante tutto il viaggio. In pratica il cuore ha continuato a battere per 6 ore, fino all’arrivo in sala operatoria dove è stato trapiantato con successo in un paziente siciliano in attesa da due anni.
“Con questa tecnica innovativa si riducono i tempi di sofferenza ischemica del cuore, perché durante il trasporto il muscolo cardiaco continua a ricevere sangue ed ossigeno per le sue funzioni metaboliche” spiega il dott. Sergio Sciacca, responsabile del programma trapianti dell’ISMETT.
È possibile anche eseguire test biochimici e raccogliere dati che assicurino il corretto funzionamento dell’organo una volta trapiantato. “Ringraziamo le istituzioni e il Centro Regionale Trapianti per il supporto che ha permesso tutto questo” dichiara il dott. Michele Pilato, direttore del dipartimento di cardiochirurgia dell’ISMETT.
«Desidero esprimere le mie più sentite congratulazioni all’Ismett di Palermo per aver eseguito nel Mezzogiorno il primo trapianto con la tecnologia “Heart in the box”. Uno straordinario traguardo che testimonia l’eccellenza e l’innovazione della sanità in Sicilia, ponendo la nostra regione all’avanguardia in campo medico. La tecnologia, sviluppata negli Stati Uniti e adottata dai migliori centri trapianti di Europa e Nord America, apre nuove prospettive per i pazienti in attesa di trapianto di cuore, migliorando significativamente le loro possibilità di vita».
Lo afferma il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, commentando l’intervento eseguito dal team dell’Ismett di Palermo.
«Il successo di questo intervento – prosegue il governatore – è anche il frutto di un rapporto di collaborazione costante e proficuo tra la Regione Siciliana e l’Ismett. Una sinergia che ha permesso in questi anni di sviluppare competenze avanzate e di introdurre tecnologie innovative nel nostro sistema sanitario, rendendo possibile il raggiungimento di risultati straordinari come questo. La Sicilia dimostra ancora una volta di essere un polo di eccellenza e innovazione nel campo della sanità, grazie all’impegno congiunto delle istituzioni pubbliche e dei professionisti del settore».