Altavilla Milicia, torture ai due figli prima di uccidere la madre: nuovi inquietanti dettagli

Secondo gli inquirenti, il delirio mistico di Barreca e della coppia di conviventi Sabrina Fina e Massimo Carandente, entrambi di Palermo, durava già da un mese
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Nuovi inquietanti retroscena emergono sul terribile delitto di Altavilla Milicia, dove Giovanni Barreca ha ucciso moglie e figli di 16 e 5 anni nel corso di un presunto rituale esorcistico. Stando a quanto rivelato dal procuratore Ambrogio Cartosio in conferenza stampa, che ha coordinato le indagini con il pm Manfredi Lanza, le torture fisiche ai due ragazzini sarebbero iniziate nell’ultima settimana, da quando non erano andati a scuola.

Forse la madre Antonella Salamone potrebbe essere stata assassinata prima, perché avrebbe tentato di opporsi alle violenze sul figlio maggiore Kevin e sul piccolo Emanuel. Un quadro agghiacciante che getta nuova luce su quanto accaduto nella villetta di via Roccazzo la notte tra il 4 e il 5 febbraio.

Secondo gli inquirenti, il delirio mistico di Barreca e della coppia di conviventi Sabrina Fina e Massimo Carandente, entrambi di Palermo, durava già da un mese. I due erano assidui frequentatori dell’abitazione e la notte dell’eccidio si trovavano sul posto, partecipando al presunto rito esorcistico sfociato nella mattanza.

Gli investigatori hanno ricostruito che Barreca ha conosciuto i due complici tramite i social network. Una relazione virtuale diventata reale, che in poco tempo li ha condotti a condividere un’ossessione mistico-religiosa fuori controllo.

Dopo aver compiuto il triplice omicidio, Barreca ha telefonato al 112 all’1.30 di domenica 5 febbraio, dicendo di aver ucciso moglie e figli. I carabinieri hanno poi rintracciato e fermato Fina e Carandente l’11 febbraio nella loro casa di Palermo, dove erano tornati il giorno prima.

Un quadro dai contorni ancora non completamente definiti, con molti punti da chiarire. In particolare, bisognerà capire da quanto andava avanti questa relazione tra Barreca e gli altri due indagati e come si sia arrivati a una deriva mistica fino al delirio omicida.

Le testimonianze di parenti e conoscenti descrivono Antonella come una donna solare e Giovanni come un padre premuroso. Nessun segno lasciava presagire che dietro quella famiglia apparentemente normale si nascondesse invece una spirale di ossessioni religiose e rituali esoterici, sfociata in una notte di inaudita follia e sangue.

Ora gli inquirenti dovranno ricostruire passo dopo passo le tappe di questa parabola discendente, per restituire un senso a tre vite spezzate nel modo più atroce. Una vicenda che ha scosso nel profondo la comunità di Altavilla Milicia e l’intera opinione pubblica. di domenica”. È emerso durante la conferenza stampa a Bagheria.

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