Prezzi choc in Sicilia: astice a 126 euro, è polemica sullo “scontrino pazzo”
In Sicilia è polemica per uno scontrino da capogiro con spaghetti all'astice a 126 euro. I pareri sul web sono contrastanti

Astice a 126 euro, è polemica
È scoppiata una vera e propria astice-mania in Sicilia! Sui social non si parla d’altro che dello scontrino diventato virale di un ristorante siracusano, dove 5 commensali hanno sborsato la bellezza di 476 euro per una cena a base di pesce.
Reazioni indignate sul web
Ma la voce che ha fatto strabuzzare gli occhi è quella riguardante un piatto di spaghetti all’astice costato 126 euro. Avete letto bene: centoventisei euro per un semplice primo piatto! Roba da far accapponare la pelle anche al più facoltoso e spendaccione dei turisti!
Immediato è scattato il tam tam mediatico, con reazioni indignate da parte di molti utenti dei social.
Pareri contrastanti
C’è chi ha parlato senza mezzi termini di “rapina” ai danni di malcapitati clienti. Altri hanno invocato l’intervento della Guardia di Finanza per porre fine a quella che è stata definita una vergognosa speculazione. Ma c’è anche chi fa notare che il prezzo dell’astice può effettivamente giustificare la maxi-cifra addebitata.
Rischi per il turismo
Intanto il caso siracusano è finito sulle principali testate internazionali, con la Cnn che parla di “vergognose fregature ai danni dei turisti in Italia”. Effettivamente quest’anno tra coperto, servizio spiaggia e conto salatissimo al ristorante, c’è da mettersi le mani nei capelli!
Soluzioni per i turisti
Forse la soluzione migliore sarebbe quella di richiedere sempre prima il prezzo, evitando di ordinare alla cieca. Oppure optare per piatti dal costo più contenuto, dove possibile. Certo, rinunciare a un piatto di spaghetti all’astice in Sicilia è un vero peccato! Ma se l’alternativa è un salasso, meglio orientarsi su soluzioni meno…crostacee…
Prezzi trasparenti
A ogni modo, ora i ristoratori sono avvisati: occhio agli scontrini troppo “pazzi”, perché il popolo del web non perdona! E un’asta di astici rischia di trasformarsi in un boomerang mediatico! Quindi prezzi trasparenti e clienti informati: queste le parole d’ordine per un turismo sostenibile. A tavola e per il portafoglio.