Sigonella e Birgi, importanti basi siciliane nel conflitto ucraino

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Putin sarebbe pronto a inviare una delegazione russa per negoziare con quella ucraina. Lo avrebbe detto il portavoce del Cremlino Peskov. Intanto dalla Sicilia continuano a partire i droni che volano verso la Russia anche se dalla base militare dicono che il livello di allerta non è cambiato.

La base militare di Sigonella, che si trova nel territorio di Lentini, è destinata ad avere un ruolo importante negli scenari bellici. Quella siciliana è infatti una delle basi più vicine in termini geografici ai luoghi invasi dai russi. Da qui partono i droni che hanno sorvolato il mar Nero fino a poche ore fa. Per la Nato è fondamentale conoscere in tempo reale le mosse dell’armata mossa da Putin. E non c’è solo Sigonella in prima linea tra le basi siciliane.
Come si legge su La Repubblica, già da alcune settimane sono partiti dall’aeroporto di Trapani Birgi alcuni aerei del 37° Stormo, diretti in Romania, per una missione di “air policing”. Si tratta di una missione che ha lo scopo di assicurare l’integrità e la sicurezza dello spazio aereo.

«Si tratta di un’attività condotta in
tempo di pace ininterrottamente,
365 giorni all’anno», precisano da
Birgi. Ma in questo momento la Ro-mania è un fronte molto delicato: la Nato ha già annunciato di voler potenziare il proprio dispositivo militare nell’Europa orientale. Ed è probabile che anche al 37° Stormo di Birgi venga chiesto l’invio di altri mezzi.

L’allerta è ormai al massimo livello a Sigonella. Ieri un drone ha fatto rientro nel pomeriggio. Ha eseguito una ricognizione durata ben 21 ore. E un altro si è alzato in volo. Con lo stesso
identificativo, “Forte 12”, così co-
me rilevato dai radar. «Al momento tutto regolare alla base», ribadiscono nel pomeriggio da Sigonella.

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