Cittadini senza green pass “sequestrati” in Sicilia, scatta l’esposto
Il CODACONS Sicilia, ha depositato un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina

Scatta l’esposto del Codacons a difesa dei cittadini siciliani che sono privi di green pass e che sono rimasti “sequestrati” sull’isola. La gravissima situazione che si è venuta a creare in Sicilia, in particolare nello Stretto di Messina, a seguito dell’entrata in vigore delle norme contenute nel D.L. 229/2021 che, tra l’altro, consente l’accesso ai traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale, esclusivamente ai soggetti in possesso del “green pass rafforzato”, di fatto ha sequestrato numerosi liberi cittadini siciliani che in questi giorni non hanno potuto lasciare l’isola o farvi rientro.
Questa disposizione, afferma il CODACONS Sicilia, viola palesemente i principi fondanti della stessa Unione Europea, l’art. 3 e 16 della Costituzione Italiana e il principio di continuità territoriale. Violerebbe anche la capacità di garantire un servizio di trasporto che non penalizzi cittadini residenti in territori meno favoriti dando vita di fatto a cittadini di serie A e di serie B a seconda della regione italiana in cui gli stessi risiedano abitualmente. Il trasporto, compreso quello svolto dai traghetti, infatti, si configura come elemento essenziale del “diritto alla mobilità” previsto all’articolo 16 della Costituzione. Esso costituisce un servizio d’interesse economico generale e, quindi, tale da dover essere garantito a tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro dislocazione geografica.
“I cittadini privi del green pass rafforzato, e residenti o dimoranti per qualsiasi ragione in Sicilia, afferma il legale Carmelo Sardella, Dirigente dell’Ufficio Legale CODACONS Sicilia – dal 10 gennaio sono di fatto sottoposti a una misura cautelare personale e coercitiva quale l’obbligo di dimora ex art. 283 c.p.p. in assenza di provvedimento dell’autorità Giudiziaria e in totale dispregio dell’art. 13 della Costituzione Italiana che statuisce che la libertà personale è inviolabile e non è ammessa forma alcuna di restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell’autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge”
Secondo il Codacons, tali condotte “integrano, nei confronti dei cittadini residenti nelle isole cittadini privi del green pass rafforzato, il reato previsto e punito dall’art. 605 c.p. (sequestro di persona)”. Una situazione paradossale se si considera che ai cittadini degli stati esteri è concesso l’ingresso in Italia con esibizione di test antigenico rapido o molecolare negativo e, in caso di mancata vaccinazione, isolamento fiduciario di 5 giorni. Mentre ai siciliani, sardi e altri isolani, invece, non è consentito l’accesso alla penisola.