Blitz allo Zen, scoperto un arsenale clandestino: laboratorio per proiettili, armi modificate e droga

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Un’alba di sirene e controlli a tappeto ha scosso i quartieri Zen 1 e Zen 2 di Palermo. Una maxi operazione interforze, che ha visto schierati Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco, ha setacciato palmo a palmo uno dei rioni più complessi della città, portando alla luce un bilancio impressionante di illegalità.

Il ritrovamento più inquietante è senza dubbio quello di un vero e proprio laboratorio artigianale per la fabbricazione di munizioni. All’interno, le forze dell’ordine hanno smantellato un arsenale clandestino: due pistole a salve modificate per renderle offensive e pronte a sparare, un manuale dettagliato per la produzione di proiettili, strumenti di precisione, un kit per l’imbrunitura delle armi e una vasta scorta di materie prime come bossoli, ogive, inneschi e polvere da sparo. Sequestrate anche due pistole giocattolo e la canna di una carabina, che saranno sottoposte a perizia balistica per verificare eventuali alterazioni.

Ma l’attività criminale non si fermava alle armi. L’operazione ha permesso di recuperare un’ingente quantità di refurtiva, nascosta con cura per sfuggire ai controlli. Dietro una porta in ferro sigillata con un lucchetto, tra via Primo Carnera e via Rocky Marciano, erano occultati numerosi scooter rubati. In un cunicolo sotterraneo, invece, è stato scoperto un vero e proprio deposito di mezzi a due ruote: sette biciclette, due monopattini, una minimoto e uno scooter elettrico, tutti di probabile provenienza furtiva.

Il bilancio dell’operazione si aggrava con il sequestro di tre chili e mezzo di hashish, diverse dosi di cocaina già confezionate e pronte per lo spaccio, e la somma di 1.040 euro in contanti, ritenuta provento dell’attività illecita.

L’azione dello Stato ha colpito anche le diffuse pratiche di illegalità quotidiana: dieci persone sono state denunciate per furto di energia elettrica, con allacci abusivi alla rete pubblica, mentre altre cinque dovranno rispondere di occupazione abusiva di alloggi popolari. L’imponente dispiegamento di forze ha portato all’identificazione di oltre 700 persone e al controllo di più di 400 veicoli, con sanzioni amministrative elevate per un totale di circa 50.000 euro.

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