Eccellenza palermitana premiata dall’Europa: al ricercatore Emanuele Marino un finanziamento per nanotecnologie

Un ricercatore di Palermo ottiene un fondo UE da 2 milioni per creare microlaser rivoluzionari. Scopri il progetto REFINE2LASE
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Un cervello palermitano “di ritorno” si aggiudica uno dei finanziamenti più prestigiosi e competitivi d’Europa. Emanuele Marino, ricercatore di Fisica della Materia all’Università di Palermo, ha vinto l’ERC Starting Grant 2025, un riconoscimento del Consiglio Europeo della Ricerca (ERC) destinato ai giovani scienziati più promettenti.

Grazie a questo successo, Marino riceverà un budget di quasi 2 milioni di euro per i prossimi cinque anni. Le risorse daranno vita al progetto “REFINE2LASE” e permetteranno di creare un laboratorio di ultima generazione e un nuovo gruppo di ricerca focalizzato sulle nanotecnologie.

«Il progetto REFINE2LASE propone un approccio totalmente nuovo per superare uno dei limiti principali nello sviluppo dei nanocristalli: la loro disomogeneità in forma e dimensione, un problema tecnico noto come polidispersione», spiega con entusiasmo il professor Marino.

Per capire meglio, basta immaginare i nanocristalli come mattoncini invisibili, diecimila volte più piccoli del diametro di un capello. La loro magia sta nel fatto che le proprietà fisiche cambiano a seconda della dimensione. Nanocristalli di grandezza diversa, ad esempio, emettono luce di colori differenti, una caratteristica che li rende perfetti per dispositivi avanzati come celle solari, LED e laser. Fino ad oggi, però, la difficoltà nel produrli tutti uguali ha nascosto gran parte del loro potenziale.

«La nostra idea – continua il ricercatore – è introdurre un innovativo processo di “raffinamento termico” per ottenere nanocristalli perfettamente identici e sfruttare al massimo le loro proprietà ottiche. L’obiettivo è realizzare microlaser colloidali ultra-efficienti, grandi più o meno come un globulo rosso». Questi minuscoli dispositivi potrebbero aprire scenari rivoluzionari nei settori della fotonica, dell’optoelettronica e della sensoristica, anche in contesti complessi.

«Il successo di questo progetto – conclude Marino – ci permetterà di raggiungere una precisione mai vista prima nella sintesi dei nanocristalli, aprendo la strada a una nuova generazione di dispositivi basati sulla combinazione di proprietà ottiche, elettroniche e magnetiche».

La storia di Emanuele Marino è quella di un talento formatosi a Palermo, dove si è laureato con lode in Fisica, per poi intraprendere un brillante percorso internazionale tra l’Università di Amsterdam e quella della Pennsylvania, lavorando con i massimi esperti mondiali del settore. Nel 2022, la scelta di tornare a Palermo come ricercatore presso il Dipartimento di Fisica e Chimica “Emilio Segrè”. La vittoria di questo ERC Starting Grant, il primo ottenuto direttamente dal Dipartimento, è un’opportunità straordinaria per consolidare a UniPa una linea di ricerca indipendente e all’avanguardia.

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