Una tranquilla domenica di metà agosto si è trasformata in un incubo di violenza nel quartiere Zen di Palermo. Lo riporta Palermo Today. La fine di una relazione, interrotta da circa due mesi, è stata la miccia che ha innescato una brutale aggressione in un’abitazione di via Luigi Einaudi. Un uomo di 52 anni, accecato dalla gelosia, è stato arrestato dalla polizia con le pesantissime accuse di tentato omicidio aggravato, lesioni personali e minacce gravi.
Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, l’uomo non avrebbe mai accettato la separazione dalla sua ex moglie, una donna di 40 anni. Ieri pomeriggio, intorno alle 15:30, si sarebbe presentato presso l’appartamento del nuovo compagno di lei, un uomo di 33 anni. Riuscendo a farsi aprire la porta con un pretesto, il cinquantaduenne avrebbe fatto irruzione in casa. Una volta dentro, la sua furia si sarebbe scatenata prima contro l’ex compagna e poi contro la madre del nuovo fidanzato, intervenuta per difendere il figlio.
Il culmine della violenza è stato raggiunto quando il 52enne avrebbe afferrato un coltello, probabilmente dalla cucina, e si sarebbe avventato sul 33enne, colpendolo ripetutamente. Si contano almeno dieci fendenti che hanno raggiunto la vittima al collo, alla schiena, alla testa e al torace. Paradossalmente, a lanciare l’allarme al 112 sarebbe stato lo stesso aggressore subito dopo essere fuggito dall’abitazione. L’intervento di quattro volanti della polizia è stato necessario per riportare la calma in una situazione ad altissima tensione.
All’interno dell’appartamento, gli agenti si sono trovati di fronte a una scena agghiacciante, con macchie di sangue ovunque. La vittima dell’aggressione è stata immediatamente soccorsa e trasportata d’urgenza all’ospedale Villa Sofia. Nonostante le numerose e gravi ferite, fortunatamente non sarebbe in pericolo di vita.
Gli investigatori della Squadra Mobile e del commissariato San Lorenzo, con il supporto della Scientifica, hanno posto sotto sequestro l’immobile e repertato il coltello utilizzato per il delitto e gli abiti dell’aggressore. Dopo aver raccolto le testimonianze, su disposizione del sostituto procuratore, il 52enne è stato trasferito al carcere Pagliarelli in attesa dell’udienza di convalida.
