Una tragica fatalità sull’isola di Salina ha spento a 76 anni la vita di Barbara Venturini Vergnano, figura di spicco nel panorama del turismo culturale italiano. La sua scomparsa, causata da un boccone andato di traverso durante un pasto, ha lasciato un vuoto profondo in tutti coloro che l’hanno conosciuta.
Originaria di Ancona e milanese d’adozione professionale, la Vergnano si era affermata come una mente creativa e brillante nella promozione artistica. Aveva dedicato la sua carriera alla valorizzazione del patrimonio locale, ideando e coordinando innumerevoli progetti che le sono valsi la stima di istituzioni e colleghi.
Negli ultimi anni Salina era diventata il suo rifugio e il cuore del suo impegno. Sull’isola era un punto di riferimento per l’associazione “Made in Salina” e ricopriva il ruolo di vice presidente del Museo Eoliano dell’Emigrazione, lavorando instancabilmente per tutelare e promuovere le tradizioni locali.
La sua scomparsa ha scosso la comunità. A piangerla sono le figlie, Alice e Margherita, la sorella Giselda e i tanti amici e collaboratori che ne ricordano l’amore e il rispetto con cui si è sempre dedicata allo sviluppo culturale dell’isola, lasciando un’eredità di passione e impegno.