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Palermo, urta uno specchietto, lo circondano e lo pestano: 30enne in ospedale con il naso rotto

Violenta aggressione in viale Michelangelo a Palermo. Un banale incidente stradale si trasforma in un pestaggio di gruppo

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PALERMO – Una violenza brutale e sproporzionata per un motivo futile. Un banale incidente stradale, un contatto quasi impercettibile tra due specchietti, si è trasformato in un pestaggio selvaggio. La vittima è un trentenne, banconista in un noto bar del centro, finito all’ospedale Villa Sofia con il setto nasale fratturato. L’aggressione è avvenuta nella tarda serata di martedì, durante il Festino di Santa Rosalia, nel tratto finale di viale Michelangelo.

Secondo una prima ricostruzione, il giovane stava rientrando a casa dopo una lunga giornata di lavoro. Durante la marcia, lo specchietto della sua auto ha urtato lievemente quello di un’altra vettura, senza causare danni visibili. Impossibilitato a fermarsi immediatamente per via delle condizioni del traffico, ha proseguito per pochi metri. L’altro automobilista, forse interpretando la manovra come un tentativo di fuga, lo ha seguito.

Appena il trentenne ha accostato, dall’altra auto sono scesi due uomini. La situazione è degenerata in pochi istanti. Da un terzo veicolo, sopraggiunto rapidamente, sono scesi altri tre individui che si sono uniti ai primi due. Il gruppo ha circondato il banconista e, dopo un breve e acceso diverbio, lo ha aggredito con una raffica di pugni al volto.

Lasciato a terra dolorante, il giovane è stato soccorso da alcuni parenti che lo hanno accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale Villa Sofia. I medici gli hanno diagnosticato la frattura del setto nasale e, dopo aver escluso complicazioni più gravi, hanno emesso una prognosi iniziale di otto giorni.

Sul posto sono intervenuti i Carabinieri, che hanno raccolto la denuncia e la testimonianza della vittima. Il trentenne ha dichiarato di non conoscere i suoi aggressori. È ora in corso la caccia al branco. Gli investigatori stanno acquisendo le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona, elementi che potrebbero rivelarsi decisivi per identificare i responsabili del violento pestaggio.

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Redazione Web

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