Caos A19, è scontro totale Schifani-Anas: “Dirigenti rimossi”, intanto code sotto 40 gradi

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PALERMO – La tensione sull’autostrada A19 Palermo-Catania ha raggiunto il punto di rottura. Non si tratta solo dei tre chilometri di coda registrati questa mattina nel tratto tra Bagheria e Casteldaccia, ma di un vero e proprio scontro istituzionale che vede il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, lanciare un durissimo attacco contro i vertici di Anas. Al centro della disputa, la gestione dei cantieri estivi che stanno paralizzando il principale asse viario dell’isola, una situazione definita “paradossale” e frutto di una “pianificazione sbagliata”.

Code e disagi: la fotografia di un’autostrada al collasso

La cronaca di questa mattina racconta di un esodo estivo trasformatosi in un calvario per migliaia di automobilisti. Le code in direzione Catania, generate dal flusso di veicoli in partenza da Palermo verso le località balneari, hanno congestionato l’arteria stradale, con rallentamenti che hanno superato i tre chilometri. La circolazione nella carreggiata opposta si mantiene fluida. Sul posto, il personale Anas è al lavoro per tentare di gestire una situazione critica, con presidi di soccorso meccanico attivati lungo la tratta Palermo-Termini Imerese, pronti a intervenire su chiamata della Sala Operativa di Palermo. Misure tampone che, tuttavia, non bastano a placare la profonda irritazione degli utenti e delle istituzioni.

Il vertice in Prefettura e il “no” di Anas al bypass

La crisi ha avuto un’escalation nella serata di ieri. Durante una riunione del Comitato operativo viabilità in Prefettura a Palermo, era stata condivisa da tutti i presenti, inclusa la Polizia Stradale, la soluzione di un bypass per alleggerire la pressione sui cantieri. Un’ipotesi che sembrava risolutiva ma che si è infranta poche ore dopo. Nel successivo sopralluogo tecnico, Anas ha giudicato l’opzione “non particolarmente utile”, bollando come “non fattibili” altre alternative proposte. L’unica concessione sul tavolo resta la deviazione del traffico sulla Strada Statale 113, ma solo in condizioni di emergenza estrema, ovvero con code superiori ai sette chilometri.

L’affondo di Schifani: “Atteggiamento inaccettabile, chiederemo la rimozione del responsabile”

La reazione del presidente Schifani è stata immediata e durissima. «È paradossale che, nonostante queste problematiche siano discusse da settimane, l’Anas non si sia minimamente premurata di verificare in maniera preventiva la possibilità di realizzare l’ipotesi del bypass», ha tuonato il governatore. Schifani ha denunciato una grave mancanza di collaborazione e ha chiesto un “cambio di passo immediato”, invocando “responsabilità, visione e capacità di adattamento”.

Nel mirino del presidente è finita direttamente la dirigenza regionale dell’azienda: «Non è possibile pensare che i vertici regionali di Anas siano in ferie demandando a terze linee la gestione. La Regione farà sentire la propria voce in tutte le sedi, anche a livello ministeriale, avanzando la richiesta della rimozione del responsabile di Anas Sicilia». L’accusa è netta: aver dato il via a due cantieri contigui alle porte di Palermo nel pieno della stagione estiva, dimostrando una pianificazione inadeguata che ora rischia di aggravare ulteriormente la viabilità con il traffico di rientro previsto per domani. «Anas non si è nemmeno premurata di informarmi preventivamente sull’esito dei sopralluoghi», ha concluso amaramente Schifani, evidenziando una frattura che appare ormai insanabile.

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