Mafia del Palermitano, chiesti 230 anni di carcere
La DDA di Palermo chiede 230 anni di carcere per 21 imputati legati al mandamento mafioso di Trabia

La Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo ha richiesto pene severe per 21 imputati, accusati di far parte del mandamento mafioso di Trabia. Le richieste di condanna, che ammontano complessivamente a 230 anni di carcere, giungono al termine dell’operazione “Il Padrino”, condotta dai Carabinieri nel marzo 2024. L’inchiesta ha interessato diversi comuni del palermitano, tra cui Termini Imerese, Caccamo, Trabia, Vicari e Cerda-Sciara.
I Pubblici Ministeri Bruno Brucoli ed Eugenio Faletra hanno formulato le richieste di condanna sulla base di una serie di gravi accuse, tra cui associazione mafiosa, estorsione, danneggiamento seguito da incendio, lesioni personali, minacce, detenzione e porto illegale di armi da fuoco, trasferimento fraudolento di valori, furto in abitazione, favoreggiamento personale e turbata libertà degli incanti, tutti aggravati dal metodo mafioso. Le pene richieste variano da 1 anno e due mesi a 48 anni di reclusione. Tra gli imputati con le richieste di condanna più elevate figurano Massimo Andolina (48 anni), Biagio Esposito Sumadele (16 anni), Giuseppe Galbo (16 anni), Salvatore Macaluso (16 anni), Luigi Antonio Piraino (16 anni e 4 mesi), Calogero Sinagra (16 anni) e Carmelo Umina (18 anni).
L’Operazione “Il Padrino” e le indagini
L’operazione “Il Padrino” ha permesso di ricostruire le attività illecite del mandamento mafioso di Trabia e delle sue famiglie, individuando ruoli e responsabilità all’interno dell’organizzazione. Le indagini hanno portato alla luce numerose estorsioni ai danni di commercianti e imprenditori, costretti a sottostare alle richieste dei clan. Un episodio emblematico riguarda il titolare di uno stabilimento balneare che, dopo essersi ribellato al racket, ha subito un incendio doloso. L’imprenditore, supportato dall’associazione antiracket Addiopizzo, ha poi potuto riaprire la sua attività grazie alla solidarietà di altri imprenditori e commercianti.