I saldi invernali sono iniziati, portando con sé la tradizionale aspettativa di acquisti a prezzi scontati, sia per sé stessi che per eventuali regali post-festivi. Tuttavia, quest’anno l’entusiasmo è smorzato da un contesto economico difficile, caratterizzato da un aumento del costo della vita e da una generale incertezza. Secondo l’Istat, si prevede un calo degli acquisti rispetto all’anno precedente, a causa del deterioramento delle aspettative economiche, sia a livello generale che personale. Questa situazione spinge i consumatori a risparmiare e a limitare le spese non essenziali.
L’inflazione, che a novembre si è attestata all’1,3%, con un aumento del 2,3% per i prezzi del carrello della spesa e del 2,8% per i beni alimentari, pesa sulle tasche degli italiani. Lillo Vizzini, dello sportello Federconsumatori, sottolinea come l’aumento dei prezzi al dettaglio di alimentari e bevande analcoliche sia più del doppio rispetto al tasso medio di inflazione. Questo ha inciso anche sulle spese natalizie, limitando la disponibilità economica per i saldi. Gran parte delle tredicesime, infatti, è stata destinata a coprire spese essenziali come prestiti, mutui, bollette, tasse e assicurazioni, lasciando poco spazio allo shopping. A questo si aggiunge la preoccupazione per i possibili rincari energetici previsti per il 2025.
Un ulteriore fattore che potrebbe influenzare negativamente i saldi invernali è il Black Friday di fine novembre. Molti consumatori hanno approfittato degli sconti offerti in quell’occasione per anticipare gli acquisti natalizi, riducendo ulteriormente la propensione alla spesa durante i saldi. Inoltre, le difficoltà economiche che attanagliano numerose famiglie impongono un atteggiamento prudente nei consumi, soprattutto in vista dei possibili rincari previsti per il prossimo anno.
Secondo le stime di Federconsumatori, la spesa media a famiglia per i saldi invernali nel capoluogo e in provincia si aggirerà intorno ai 175 euro. Si prevede un coinvolgimento di circa 91.000 famiglie nel capoluogo, per una spesa complessiva di 15,9 milioni di euro, mentre nell’intera provincia le famiglie coinvolte saranno circa 172.440, con un giro d’affari di 30,1 milioni di euro. Federconsumatori ricorda ai consumatori l’importanza di verificare il prezzo originale dei prodotti prima dell’inizio dei saldi, magari fotografandolo, per accertarsi della reale convenienza dell’offerta ed evitare eventuali raggiri. I negozianti sono obbligati a indicare sia la percentuale di sconto che il vecchio prezzo. Le sanzioni per chi non rispetta questa norma possono variare da 5.000 a 10 milioni di euro.