Il Sicilia Express, treno low-cost da Torino a Palermo, offre un'alternativa al caro voli per Natale. Addio al secondo promesso dalla Regione
Il Sicilia Express partito da Torino il 21 dicembre
Il pomeriggio del 21 dicembre, dalla stazione di Porta Romana a Torino, è partito il “Sicilia Express”, un treno low-cost diretto a Palermo. L’iniziativa, promossa dalla Regione Sicilia in collaborazione con FS Treni Turistici Italiani, si proponeva come risposta al caro voli che affligge i viaggiatori, soprattutto durante le festività natalizie. Con biglietti a partire da 29,90 euro per il posto a sedere e 129,90 euro per la carrozza letto singola, il treno ha offerto un’alternativa economica a centinaia di siciliani, in gran parte giovani, desiderosi di tornare a casa per le feste. Il viaggio, della durata di 22 ore, prevede l’arrivo in Sicilia intorno all’ora di pranzo del 22 dicembre.
A bordo del “Sicilia Express”, voluto dal governatore Renato Schifani, presenti anche l’attore Salvo Piparo e alcuni influencer, incaricati di un programma di intrattenimento per i passeggeri. L’iniziativa, tuttavia, non è stata esente da polemiche, soprattutto da parte delle opposizioni, che hanno criticato l’operazione. Nonostante le critiche, l’idea iniziale era di replicare l’iniziativa anche per le festività pasquali, stanziando un milione di euro nel maxiemendamento alla finanziaria.
Nonostante il tutto esaurito in pochi minuti per il primo viaggio del “Sicilia Express”, il secondo convoglio, inizialmente previsto, è stato però annullato. L’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità, Alessandro Aricò, aveva annunciato l’intenzione di organizzare un secondo treno per le festività natalizie, collegando il Nord e il Centro Italia con la Sicilia. A quanto pare però le difficoltà logistiche e tecniche hanno impedito la realizzazione del progetto.
Aricò ha spiegato che la disponibilità degli slot ferroviari, durante il periodo natalizio, sarebbe stata possibile solo dopo Natale, a causa dell’elevato traffico di treni in tutta Italia. Una partenza il 26 o 27 dicembre, con ritorno l’1 o il 2 gennaio, avrebbe snaturato lo scopo del treno, pensato per il rientro a casa per Natale. L’ideale sarebbe stata una partenza il 22 dicembre e un ritorno il 6 gennaio, ma la gestione di un treno con tali tempistiche si è rivelata troppo complessa. La pulizia, l’approvvigionamento e la disponibilità del convoglio avrebbero richiesto uno sforzo logistico notevole, difficile da realizzare in tempi brevi.
L’assessore Aricò ha lamentato le critiche ricevute dall’iniziativa, definita da alcuni media “treno-bestiame”. Aricò ha difeso la qualità del “Sicilia Express”, sottolineando la presenza di due vagoni ristoranti, due vagoni bar e cuccette per dormire comodamente. Ha inoltre ribadito l’importanza di un’iniziativa che ha permesso a centinaia di siciliani di tornare a casa a prezzi accessibili.
Nonostante l’annullamento del secondo treno, Aricò si è dichiarato soddisfatto del successo del primo “Sicilia Express”, definendolo una valida risposta al caro voli. Insieme al provvedimento che prevede uno sconto del 50% sui voli dal 7 dicembre 2024 al 5 gennaio 2025, l’iniziativa del treno ha rappresentato un importante passo avanti per agevolare gli spostamenti dei siciliani durante le festività. L’assessore ha annunciato l’intenzione di riproporre l’iniziativa nei prossimi mesi, con l’obiettivo di organizzare un secondo, un terzo e un quarto treno.
Aricò ha risposto alle polemiche sulla campagna di comunicazione, affidata a una società vicina a Fratelli d’Italia, sottolineando che l’intero costo dell’operazione, comunicazione inclusa, è stato di 200.000 euro IVA inclusa. Ha ribadito l’importanza di aver offerto a centinaia di siciliani la possibilità di tornare a casa per Natale a un prezzo accessibile di 29,90 euro. Il “Sicilia Express” ha trasportato 550 persone, l’equivalente di quattro o cinque voli charter a basso costo. L’assessore ha concluso sottolineando il successo dell’iniziativa, testimoniato dalla vendita di tutti i biglietti in soli 35 minuti.