Una giovane vita spezzata, una vita ancora davanti al fianco della moglie e dei piccoli figli. Stava tornando a casa da lavoro Emanuele Favaloro, 24 anni, ma in quella casa dove lo attendevano con ansia i familiari non è mai tornato. Il suo cuore ha cessato di battere all’ospedale Ingrassia di Palermo dove è giunti in gravissime condizioni dopo lo schianto avvenuto poco prima lungo la SS186 di Monreale, nei pressi di piano Tevernella, uno dei punti più pericolosi di questa arteria stradale, teatro in passato di tantissimi incidenti stradali, spesso anche mortali.
Così Pioppo si trova a piangere un’altra giovane vittima di quella che possiamo definire una strage continua. La velocità, la distrazione, la stanchezza o un guasto meccanico tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti. Fatto sta che Emanuele non c’è più e Pioppo, frazione di Monreale dove abitava il giovane, cade ancora una volta nel lutto più grande. Tra le ipotesi più accreditate sul sinistro autonomo, il malore o un colpo di sonno. L’auto, una Atos grigia, si è schiantata contro la montagna. Uno scontro violentissimo che ha provocato al ragazzo gravissime ferite che non gli hanno dato scampo alcuno.
Emanuele era padre di un bimbo piccolo e marito. Stava tornando a casa alla fine del suo turno di lavoro. A nulla è servita la corsa in ospedale Ingrassia nel tentativo di rianimarlo. I soccorritori del 118 arrivati a bordo di un’ambulanza hanno prestato le prime cure al 25enne prima di accompagnarlo all’ospedale Ingrassia di corso Calatafimi dove poi è deceduto. Il veicolo è stato sequestrato per accertamenti e portato in un deposito giudiziario. La Procura non ha ritenuto necessario disporre l’autopsia e dunque la salma di Favaloro è stata riconsegnata ai familiari per la celebrazione del funerale.
Subito dopo la notizia si è sparsa la voce in paese e tanti sono i messaggi in ricordo di Emanuele. “Eri sempre felice e allegro..non ci sono parole, ciao manu…”. Tanti messaggi che danno un triste addio al giovane volato in cielo troppo presto. “La nostra associazione si stringe al dolore della famiglia di Emanuele,un ragazzo per bene,un grande lavoratore. Ci dispiace tanto”, scrive l’associazione di protezione civile Evergreen. “Un ragazzo educato, rispettoso, con un sorriso sempre per tutti non può andar via così…Emanuele resterà nei cuori di tutti noi che, ancora increduli, ci stringeremo a questa famiglia distrutta dal dolore”,dive un’amica.