Crisi del pesce azzurro in Sicilia: il surriscaldamento del Mediterraneo mette in ginocchio le marinerie. Non Le marinerie siciliane, in particolare quella di Porticello, lamentano un drastico calo del fatturato, pari all’80%, negli ultimi tre mesi. La causa principale di questa crisi sembra essere il surriscaldamento del Mediterraneo, che ha raggiunto temperature record di 31 gradi.
Il ruolo del cambiamento climatico
Anche se non ci sono ancora prove scientifiche definitive, i pescatori sospettano fortemente che l’aumento delle temperature marine sia la causa della scarsità di pesce azzurro, come sarde e alici. Da quando le temperature hanno iniziato a salire, le quantità di pesce pescato sono diminuite drasticamente.
Difficoltà e tentativi di adattamento
La situazione è critica in tutto il litorale palermitano e in gran parte della Sicilia. Molti pescatori hanno tentato di diversificare la loro attività, puntando su altre specie ittiche, ma senza successo. La pesca di altre specie ha portato a una riduzione dei guadagni o ha richiesto una riduzione del personale a bordo.
Necessità di studi e soluzioni
Le associazioni di categoria chiedono studi approfonditi sulla correlazione tra il surriscaldamento del mare e la diminuzione del pescato. Si auspicano inoltre soluzioni per salvare il settore, come la trasformazione del pescato e la conquista di nuovi spazi nella filiera alimentare.
Aumento dei costi e calo dei pescatori
Oltre alla scarsità di pesce, i pescatori devono affrontare anche l’aumento dei costi del carburante, della manutenzione e delle attrezzature. Questo, insieme alla diminuzione dei fondi per il disarmo delle flotte, rende il lavoro sempre meno attraente per i giovani. Il futuro del settore ittico siciliano appare quindi incerto.