PALERMO – Un’ondata di dolore ha travolto il quartiere Acquasanta di Palermo per la prematura scomparsa di Massimo Di Cristofalo, stroncato a soli 52 anni da una malattia incurabile. Massimo, conosciuto da tutti come “Onda d’urto”, era un punto di riferimento per l’intera comunità, sempre pronto ad aiutare le persone più bisognose.
I funerali, celebrati nella chiesa della Madonna della Lettera, hanno visto una folla immensa radunarsi per dare l’ultimo saluto ad un uomo generoso e altruista, che ha saputo portare conforto e speranza ai più deboli. Centinaia di persone, molte in lacrime, hanno riempito la chiesa e le strade adiacenti, testimoniando l’amore e la riconoscenza per quest’uomo straordinario.
Massimo era un instancabile lavoratore dei cantieri navali di Palermo, stimato e benvoluto dai colleghi per la sua etica professionale. Ma era soprattutto grazie al suo impegno nel volontariato che si era guadagnato l’appellativo di “Onda d’urto”. Organizzava attività per i bambini disagiati dei quartieri Acquasanta e Montepellegrino, per tenerli lontani dalla strada e offrire loro maggiori opportunità. Il suo obiettivo era quello di sostenere le fasce più deboli della popolazione, non facendo mai mancare il proprio aiuto a chi si trovava in difficoltà.
“Massimo era un forte sostenitore degli ultimi, sempre pronto a porgere una mano a chi ne aveva bisogno – ha dichiarato il presidente della sesta commissione consiliare, Ottavio Zacco – Una persona carismatica, altruista, onesta, l’amico di tutti. Oggi la comunità dell’Acquasanta ha perso un amico speciale, un angelo mandato da Dio per aiutare centinaia di persone”.
“Un unica parola per descriverti, un unico riferimento umano, un padre speciale, un marito presente, un fratello di tutti noi – ha scritto sui social il consigliere dell’ottava circoscrizione Alessandro Benincasa – Sei stato e resterai il mio riferimento, il mio sostegno e il mio compagno di vita. Rare persone portano con sé l’enorme cuore nobile che hai dimostrato verso i più deboli. Ci mancherai”.