Non si ferma la serie di truffe messe a segno da falsi avvocati a Palermo. L’ultimo episodio risale a pochi giorni fa e ha visto come vittima una donna di 85 anni, residente nel quartiere San Lorenzo. Il raggiro è stato realizzato con il solito schema: la signora ha ricevuto una telefonata da un sedicente legale che le annunciava come il figlio avesse avuto un incidente. Stando alla versione del finto avvocato, l’uomo era rimasto coinvolto in uno scontro che aveva causato il ricovero in ospedale di tre ragazzi in fin di vita.
Il truffatore ha quindi preteso il pagamento immediato di una cauzione per evitare al figlio della donna il carcere, paventando una condanna da 2 a 5 anni. Presa dal panico e dalla preoccupazione per le sorti del figlio, l’anziana signora ha acconsentito alla richiesta. Ha così consegnato circa 400 euro in contanti e tutti i gioielli che aveva in casa a un ragazzo complice del finto legale. Inoltre gli ha fornito la carta bancomat completa di pin.
In pochi minuti il truffatore ha effettuato due prelievi da 500 euro ciascuno al bancomat in piazza Vittorio Veneto, per poi recarsi al centro commerciale Forum dove ha acquistato una console da gioco del valore di 680 euro e capi di abbigliamento per 200 euro. Sull’episodio indaga la Squadra Mobile di Palermo, che ha acquisito i filmati delle telecamere del condominio, del bancomat e del Forum per risalire agli autori del reato.
Purtroppo non si tratta di un caso isolato. Negli ultimi mesi si sono verificati nel capoluogo siciliano numerosi episodi analoghi, perpetrati con lo stesso modus operandi in varie zone della città. Inizialmente i raggiri si erano concentrati nei quartieri Libertà e Cantieri Navali, per poi diffondersi anche in altre aree.
Tra i casi più eclatanti, la truffa avvenuta in via Principe di Granatelli nel quartiere Borgo Vecchio, dove un finto maresciallo è riuscito a portar via gioielli, contanti e oggetti di valore per un totale di 30.000 euro. Qualche settimana prima, in via Vincenzo Di Marco, un sedicente poliziotto aveva derubato un’altra anziana con lo stesso sistema.
Per arginare il fenomeno, le forze dell’ordine hanno diffuso alcuni consigli utili a non cadere nella trappola di questi truffatori senza scrupoli, che sfruttano le debolezze e le paure delle persone sole e anziane. La raccomandazione è quella di non aprire agli sconosciuti, non fornire mai dati personali al telefono e segnalare immediatamente analoghi tentativi di raggiro alle autorità. Solo così sarà possibile smascherare questi criminali e assicurarli alla giustizia.