Palermo – Si è tenuto presso l’Università degli Studi di Palermo un incontro organizzato dal prof. Fabio Venturella, docente di Tossicologia e Farmacologia, per discutere con gli studenti della facoltà di Farmacia del fenomeno sempre più preoccupante dell’uso di sostanze stupefacenti tra i giovani palermitani.
L’incontro, dal titolo “Cracked: La minaccia nascosta di Palermo”, ha visto la partecipazione di tanti studenti che hanno riempito l’aula magna della facoltà. Il prof. Venturella, delegato del Magnifico Rettore Prof. Massimo Midiri, ha illustrato nel dettaglio gli effetti devastanti sulla salute dell’uso di crack, un derivato della cocaina altamente tossico e dannoso.
Gli studenti hanno mostrato grande interesse sulle questioni poste dal professor Venturella, che da anni conduce studi sugli effetti delle sostanze stupefacenti. Il fenomeno del consumo di crack e droghe tra i giovani e giovanissimi sta assumendo dimensioni preoccupanti a Palermo e in tutta la Sicilia, come confermato anche dai recenti dati diffusi dalla Regione e dalle autorità sanitarie.
La conferenza è stata arricchita dalla toccante testimonianza di Francesco Zavatteri, padre del giovane Giulio, morto lo scorso 15 settembre a soli 22 anni per overdose da crack. Proprio lunedì scorso si era tenuta una conferenza sull’emergenza droga convocata dal Presidente della Regione Renato Schifani con i vertici dell’ASP di Palermo, alla quale aveva partecipato anche Francesco Zavatteri, che dopo la tragica morte del figlio Giulio ha fondato l'”Associazione Casa di Giulio” per sensibilizzare i giovani sui rischi delle droghe e offrire supporto a chi ne fa uso.