La polizia ha ritrovato la Giulietta del boss Matteo Messina Denaro, utilizzando un sistema di intelligenza artificiale per ricostruire gli spostamenti del veicolo e risalire al suo nascondiglio.
La chiave ritrovata nel borsello del capo mafia dopo l’arresto ha permesso agli investigatori di risalire al primo covo del boss individuato a Campobello di Mazara. Dal codice della chiave, i pm sono arrivati alla Giulietta, poi gli investigatori hanno ricostruito, grazie un sistema di intelligenza artificiale, gli spostamenti del veicolo del capo mafia risalendo al suo nascondiglio di vicolo San Vito. Ma solo ora la Giulietta è stata ritrovata. Sul posto c’è il procuratore aggiunto Paolo Guido
La Giulietta è stata trovata in un garage a poca distanza dalla casa di Giovanni Luppino, l’autista che accompagnava il boss Matteo Messina Denaro alla clinica dove entrambi sono stati arrestati. Luppino è accusato di favoreggiamento e procurata inosservanza di pena e si trova in carcere. L’ipotesi investigativa è che il capomafia, il giorno del blitz, sia andato in auto dal suo covo in vicolo San Vito a casa di Luppino – che vive a poca distanza dal luogo in cui la Giulietta è stata scoperta – e che insieme all’autista poi si sia diretto alla casa di cura per le terapie.