Conte presenta il decreto Natale: “Italia è zona rossa e arancione” (VIDEO)
Durante la zona rossa si potrà uscire da casa solo per ragioni di lavoro, necessità e salute. E' possibile ricevere nella propria abitazione fino a 2 persone non conviventi
Il Premier Giuseppe Conte dichiara la zona rossa a Natale, capodanno e altri giorni festivi. Lo avevamo anticipato già questa mattina. Il Governo ha dato questa sera il via libera alla stretta di fine anno, chiedendo altri sacrifici agli italiani. Lo ha fatto presentando il contenuto del decreto Natale appena approvato dal Cdm.
In estrema sintesi Conte, questa sera in conferenza stampa ha deciso per la zona rossa dal 24 dicembre al 6 gennaio nei giorni festivi e prefestivi. La zona arancione nei giorni lavorativi. ‘
“Una decisione non facile, sofferta: dobbiamo rafforzare il regime di misure necessarie per cautelarci meglio anche in vista della ripresa delle attività di gennaio”. Queste le parole di Conte in conferenza stampa.
LA DIRETTA DELLA CONFERENZA STAMPA DEL PREMIER
Nel periodo delle festività si potrà uscire dal territorio dei piccoli Comuni sotto i 5mila abitanti, entro un raggio di 30 chilometri. E’ la decisione che il governo avrebbe comunicato alle Regioni. Non ci si potrà però muovere per andare nei Comuni capoluogo, anche se si trovano entro un raggio di 30 km.
Durante i giorni festivi e prefestivi tra il 24 dicembre e il 6 gennaio lo spostamento verso le abitazioni private è consentito una sola volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 5 e le 22 verso una sola abitazione ubicata nella medesima regione e nei limiti di due persone, ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi” – si legge inoltre. Non è previsto alcun anticipo del coprifuoco, rispetto a quello stabilito finora alle ore 22, nel decreto sulla stretta di Natale. Per le visite consentite a massimo 2 non conviventi per una volta al giorno si fa riferimento “ad un arco temporale che va dalle 5 alle 22”, ovvero ai limiti dell’attuale coprifuoco.