Usa e Iran sono a un passo dalla dichiarazione di guerra. Sono ore drammatiche nel mondo dove sta per scoppiare una vero e proprio conflitto mondiale.
Sono ore drammatiche, in cui potrebbe cambiare la Storia. Alla Casa Bianca si sta decidendo la risposta all’attacco iraniano di questa notte che ha colpito due basi americane in Iraq. Donald Trump ha promesso “una ritorsione sproporzionata” e adesso valuta come reagire. Ma sa che un’altra offensiva innescherebbe una spirale senza ritorno: la guerra aperta tra Stati Uniti e Iran.
Intanto anche in Italia si iniziano a respirare venti di guerra e iniziano le prima manifestazioni per dire No alla guerra in Iran, al non intervento dell’Italia nel conflitto e per chiedere lo smantellamento delle basi americane dislocate nel territorio nazionale.
Il prossimo 12 gennaio è in programma la prima mobilitazione nazionale a Sigonella, sede di una base aerea statunitense. Da qui, secondo alcune fonti, poi non confermate, sarebbe partito il drone che ha ucciso il generale iraniano Soleimani a Baghdad. Una notizia né smentita, né confermata dall’esercito americano.