Economia&Lavoro

Scuole siciliane nel caos: a settembre mancherà il 70% del personale, “Solo 400 assunti su 1400 posti”

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Palermo – Suona il primo, assordante campanello d’allarme per l’anno scolastico che verrà. A partire dal 1° settembre, le scuole della Sicilia si troveranno a fare i conti con una voragine spaventosa nel personale Amministrativo, Tecnico e Ausiliario (ATA). Su un totale di 1.404 posti liberi e necessari per il corretto funzionamento degli istituti, verranno effettuate solo 404 assunzioni a tempo indeterminato. Un misero 28,77% di copertura, una percentuale che non solo è inferiore alla già critica media nazionale (31,36%) ma che rischia di mandare in tilt segreterie, laboratori e la sorveglianza stessa degli studenti.

L’allarme, forte e chiaro, arriva dalla FLC CGIL Sicilia. “Questi numeri sono la fotografia di un sistema incapace di rispondere ai bisogni reali delle scuole”, tuona Adriano Rizza, Segretario Generale del sindacato. “Con solo 404 stabilizzazioni a fronte di oltre 1.400 posti vacanti, si continua a negare il diritto a un lavoro stabile e si compromette seriamente l’operatività quotidiana degli istituti. È inaccettabile che, nonostante le nostre continue pressioni, si insista con vincoli di turnover che stanno letteralmente strangolando il pubblico impiego”.

Scendendo nel dettaglio, i dati sono impietosi: saranno assunti appena 272 Collaboratori Scolastici (i cosiddetti “bidelli”) su 862 posti disponibili, solo 78 Assistenti Amministrativi per coprire una necessità di 280, e appena 41 Assistenti Tecnici a fronte di 213 cattedre vuote. Anche per i Funzionari (ex DSGA), figure chiave nella gestione amministrativa, la situazione è critica con sole 8 nomine su 12 posti.

La situazione assume contorni paradossali per alcune figure professionali specifiche. Nonostante ci siano 37 posti liberi e candidati pronti nelle graduatorie, non verrà assunto nessun infermiere, cuoco, guardarobiere o operatore dei servizi agrari.

“La mancata copertura di questi ruoli essenziali non fa che aggravare il carico di lavoro sul personale già stremato, con un impatto diretto e negativo sulla qualità dei servizi”, aggiunge Paolo Italia, della segreteria regionale FLC CGIL. “A pagare il prezzo più alto, come sempre, sono gli studenti. Per questo chiediamo con forza l’abolizione del vincolo del turnover, una norma ingiusta applicata solo al personale ATA che impedisce di riempire i vuoti in organico”.

Il sindacato ribadisce come la precarietà, il sovraccarico di lavoro e la mancanza di formazione stiano minando le fondamenta del sistema scolastico. E non è un’emergenza solo siciliana: in tutta Italia, a fronte di 33.000 posti liberi, il Ministero ha autorizzato appena 10.348 assunzioni. [[1]](https://www.flcgil.it/scuola/ata/)

“La scuola ha un disperato bisogno di stabilità e di investimenti concreti”, conclude Rizza. “Continuare a ignorare queste criticità significa danneggiare non solo i lavoratori, ma l’intera comunità scolastica e il futuro dei nostri ragazzi”.

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Redazione Web

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