Ambiente

Una corsa verso le onde: a Trappeto la magia della schiusa delle piccole Caretta caretta

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Una corsa per la vita che lascia senza fiato. La spiaggia di Trappeto si è trasformata ancora una volta nel teatro di uno degli spettacoli più emozionanti della natura: la schiusa di un nido di Caretta caretta. Decine di minuscole tartarughe hanno rotto il guscio e, guidate da un istinto ancestrale, hanno raggiunto il mare, sotto l’occhio vigile degli esperti.

A vegliare su questo momento magico c’era Giuseppe D’Asaro, operatore del WWF Sicilia Nord Occidentale, che ha individuato il nido proprio mentre le piccole iniziavano la loro avventura. La sua presenza, insieme a quella dei volontari, è fondamentale per garantire che tutto si svolga senza pericoli. Questo evento non è solo una gioia per gli occhi, ma una conferma preziosa: il Golfo di Castellammare è un luogo sano, un’oasi che queste creature millenarie continuano a scegliere per dare alla luce i propri piccoli.

«Il nostro territorio si conferma un’area cruciale per la nidificazione della Caretta caretta», spiega con soddisfazione il professor D’Asaro. «Quello di Trappeto non è un caso isolato. Quest’anno contiamo nidi anche a San Vito Lo Capo, Capaci e ben due a Mondello. È un segnale forte, che ci dice che la qualità delle nostre acque è buona e che gli habitat naturali, nonostante tutto, resistono. La schiusa è già iniziata e andrà avanti per circa una settimana».

La presenza della Caretta caretta, un rettile che solca i nostri mari da milioni di anni, è un termometro della salute del nostro ecosistema. Non a caso è diventata un simbolo globale della lotta per la salvaguardia del mare. Proteggere questi nidi significa proteggere il futuro delle nostre coste e la purezza delle acque.

La collaborazione di tutti è però indispensabile. Se durante una passeggiata in spiaggia doveste notare delle piccole tracce sulla sabbia, simili a binari di un minuscolo carro armato che puntano verso l’acqua, potreste aver trovato un nido non ancora censito. La regola è una sola: non toccare nulla. Né le tartarughe, né le tracce. Mantenete una distanza di sicurezza e chiamate immediatamente la Guardia Costiera al numero 1530 o contattate direttamente il WWF Sicilia Nord Occidentale. Un piccolo gesto che può salvare decine di vite.

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Redazione Web

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