Un’ondata di calore, spinta da un robusto campo di alta pressione di matrice nordafricana, sta per investire la Sicilia, portando con sé un assaggio d’estate rovente e un elevato rischio di incendi. Per la giornata di oggi, sabato 9 agosto 2025, la Protezione Civile regionale ha diramato un bollettino di allerta (l’Avviso n. 167) che mette in guardia cittadini e istituzioni.
L’anticiclone africano garantirà tempo stabile e soleggiato, ma farà schizzare la colonnina di mercurio, specialmente nelle aree interne dell’isola. Secondo le previsioni, a Palermo si toccheranno i 36 gradi percepiti, facendo scattare il livello 1 di allerta per ondate di calore. Non andrà molto meglio a Catania e Messina, dove sono attesi picchi di 35-36 gradi, pur con un livello di rischio inferiore (livello 0). A rendere l’aria ancora più secca contribuirà un tasso di umidità molto basso, tra il 20 e il 40 per cento, mentre i venti settentrionali andranno via via indebolendosi.
Il caldo torrido alimenta anche la preoccupazione per gli incendi. La pericolosità è stata classificata come “media” in ben cinque province, dove è stata dichiarata la fase di “preallerta”: **Palermo, Trapani, Caltanissetta, Catania ed Enna**. Il livello di rischio è invece considerato “basso”, sebbene con fase di preallerta attiva, a Messina, Ragusa e Siracusa.
Questa misura, che rientra nella campagna antincendio boschiva 2025, impone ai sindaci dei comuni interessati di mantenere un filo diretto con le strutture operative locali e le autorità competenti, pronti a intervenire in caso di emergenza.
I consigli della Protezione Civile: come difendersi
Di fronte a questo scenario, la Protezione Civile rinnova le sue raccomandazioni. L’invito è alla massima prudenza. È fondamentale evitare di accendere fuochi all’aperto e segnalare tempestivamente ogni focolaio. Per proteggersi dal caldo, il consiglio è sempre lo stesso:
* Evitare di uscire e di esporsi al sole nelle ore più calde della giornata.
* Bere molta acqua per mantenersi idratati.
* Prestare particolare attenzione ai soggetti più vulnerabili, come bambini, anziani e persone con patologie.