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Colpo alla mafia di Palermo, DIA sequestra beni per 2,5 milioni a imprenditore

La DIA sequestra beni per 2,5 milioni di euro a un imprenditore palermitano legato alla mafia. L'uomo è accusato di riciclaggio e associazione mafiosa

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La Direzione Investigativa Antimafia (DIA) ha eseguito un decreto di sequestro beni per un valore stimato di 2,5 milioni di euro nei confronti di un imprenditore settantenne della provincia di Palermo. L’uomo, attivo nei settori dell’edilizia, della logistica e della ristorazione, è sospettato di essere legato a una famiglia mafiosa del mandamento San Lorenzo-Tommaso Natale.

Accuse e indagini

L’imprenditore è attualmente imputato in un processo di primo grado derivante dall’operazione “Nemesi” condotta dalla DIA nell’aprile 2024, che portò al suo arresto. L’accusa si basa sulla presunta discrepanza tra i redditi dichiarati dall’imprenditore e gli investimenti effettuati nel corso degli anni. Gli inquirenti ritengono che tale sproporzione sia indicativa di attività illecite.

Dettagli sul sequestro

Il sequestro, richiesto dalla Procura e parzialmente accolto dal Tribunale di Palermo, comprende nove immobili tra terreni e fabbricati, la metà delle quote di una società di edilizia (Sas) e diversi altri beni situati tra le province di Palermo e Trapani. L’udienza per la discussione delle misure di prevenzione è stata fissata dal Tribunale per la seconda metà di settembre.

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Marta Russo

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Marta Russo