Caos e code chilometriche, ipotesi lavori anche di notte sulla Palermo-Catania

Un piano anti-paralisi sulla-19 Palermo-Catania per lavori su tre turni e anche di notte. È l’unica speranza che vede un accordo con le imprese per fare in modo che alle porte di Palermo si lavori su tre turni e di notte dopo il caos dei giorni scorsi che è costato la poltrona ai vicecommissari. L’obiettivo è fare presto e finire i lavori prima possibile nei due cantieri che stanno paralizzando il traffico sulla A-19, da e verso Catania. Così Schifani ha convinto l’ad Anas, Claudio Andrea Gemme, a partecipare ad un vertice.
Si rischia, senza un accordo, che i lavori e le attuali restrizioni delle carreggiate continuino avanti fino a febbraio. Come si legge sul Giornale di Sicilia, la tabella di marcia non sarebbe velocissima visto che a Bagheria, per rifare un chilometro e mezzo di guard-rail si lavora dal settembre scorso e secondo il cronopogramma si dovrebbe finire a gennaio inoltrato. A Casteldaccia per altri 650 metri di barriere si lavora da febbraio scorso e si andrà avanti, appunto, fino al prossimo febbraio.
Il caos generato da questi lavori, esploso in maniera mediatica per i 15 km di coda registrati lunedì sera ma noto a tutti da mesi, ha provocato ieri le dimissioni dei due sub commissari che da un anno e mezzo affiancano Renato Schifani nel ruolo di commissario straordinario per i cantieri sulla Palermo-Catania. Lelio Russo e Sergio Tumminello erano stati travolti dalle critiche del presidente e subodorando la resa dei conti hanno giocato d’anticipo lasciando l’incarico.
Sempre secondo quanto riportato dal quotidiano, è illusorio ipotizzare che questa sostituzione possa risolvere d’un colpo tutti i problemi, frutto di un’autostrada su cui la manutenzione non era mai stata fatta in passato. Anche perché, superate le colonne d’Ercole di Bagheria e Casteldaccia, appena una trentina di km più avanti, ci sono altri lavori sul viadotto Cannatino che obbligano per altri 2,3 km al doppio senso di marcia. E più si va avanti verso Catania (o si torna verso Palermo) più si incontrano cantieri. In questo momento ce ne sono 22 aperti (il 35% di quelli previsti dal piano di ristrutturazione) e valgono da soli 424 milioni di investimento. Comportano, al momento, 15 km di circolazione a doppio senso e 29,2 di carreggiate dimezzate. Su appena 199 km di autostrada.
“E, senza dimenticare – si legge ancora – che si tratta di lavori per migliorare l’autostrada, la situazione potrebbe presto perfino peggiorare perché il piano di Anas e Regione prevede l’apertura di altri 22 cantieri che in qualche caso comportano perfino l’abbattimento di alcuni viadotti vecchi e pericolosi. Da quando Schifani è commissario, va detto, sono stati completati altri 20 cantieri. E alla fine del percorso il totale sarà di 64 interventi per un investimento sulla Palermo-Catania pari a 913 milioni. Il tutto però passa dal vertice che Schifani e l’ad di Anas avranno domani con le imprese: senza un patto per raddoppiare o triplicare i turni i disagi continueranno, e a lungo”.