Il mondo della pasticceria piange la scomparsa di Roberto Pennino, chef di soli 39 anni, stroncato da un probabile infarto nella sua abitazione. La tragedia si è consumata ieri a ora di pranzo, lasciando sgomenta la comunità culinaria e quanti lo conoscevano.
Pennino, figura di spicco nel panorama nazionale e internazionale, vantava una carriera ricca di riconoscimenti. Insieme a Manuela Rampolla, aveva fondato Lab41, un laboratorio di produzione e scuola di pasticceria e cake design.
“Roberto era un ragazzo solare, dedito alla famiglia e con una grande passione per il suo lavoro”, racconta Davide Licari, amico intimo dello chef. “La sua bravura lo aveva portato a lavorare nei più prestigiosi hotel e sale ricevimento di Palermo, come Villa Igiea e Villa Bordonaro. Era conosciuto da tutti per la sua disponibilità, ambizione e la profonda devozione per l’arte dolciaria”. Licari ricorda anche l’entusiasmo con cui Pennino aveva accolto l’invito a collaborare alla rivista “Licari in White”, segno della sua costante voglia di mettersi in gioco e di innovare il mondo del wedding.
Rosario Seidita, collega di Pennino, lo ricorda per il suo sorriso contagioso e l’energia positiva che trasmetteva. “Dio prende sempre i migliori, ma a noi sarebbe piaciuto averti ancora qui”, commenta con dolore. Un altro collega, Giovanni Cappello, esprime il suo sgomento per la perdita improvvisa dell’amico, con cui condivideva sogni e progetti professionali. Ricorda i numerosi concorsi vinti insieme, portando in alto il nome della Sicilia nel mondo della pasticceria.