Controlli NAS rivelano frodi nell'olio d'oliva in Sicilia. La siccità aggrava la crisi del settore, con un calo produttivo dell'80%
L’olio di oliva in Sicilia è in affanno e si moltiplicano i sequestrati di olio di dubbia provenienza. I questi giorni una vasta operazione di controllo condotta dai Carabinieri del NAS, in collaborazione con il Ministero della Salute, ha portato alla luce diverse irregolarità nel settore oleario siciliano. I controlli, effettuati tra novembre e dicembre, hanno interessato frantoi, aziende produttive e commerciali in tutta l’isola, con particolare attenzione ai periodi di produzione.
A Messina, un frantoio è stato oggetto del sequestro di 800 litri di prodotti oleari conservati in contenitori anonimi, senza alcuna indicazione sulla tracciabilità e l’origine. Nella provincia di Ragusa, invece, un intero stabilimento di imbottigliamento è stato chiuso a causa della mancanza di autorizzazioni e delle precarie condizioni igienico-sanitarie. Nello stesso stabilimento sono stati sequestrati 1.825 litri di olio extravergine di oliva destinato alla vendita, anch’esso privo della corretta tracciabilità. Il valore complessivo dello stabilimento e delle attrezzature sequestrate ammonta a 200.000 euro, mentre il valore del prodotto oleario sequestrato è stimato intorno ai 18.000 euro.
La situazione già precaria del settore oleario siciliano è ulteriormente aggravata dalla grave siccità che sta colpendo l’isola. Lo stress termico, la desertificazione e la carenza idrica stanno mettendo a dura prova gli uliveti, con una drastica riduzione della produzione. In alcune aree della Sicilia, si stima un calo produttivo superiore all’80%, un dato allarmante per i circa 600 frantoi presenti sul territorio.
Il vice-presidente del gruppo parlamentare siciliano del PD, Mario Giambona, ha presentato due emendamenti in commissione attività produttive per affrontare l’emergenza. Il primo emendamento prevede lo stanziamento di 5 milioni di euro per compensare le perdite di fatturato e i costi fissi dei frantoi siciliani. Il secondo emendamento stanzia ulteriori 5 milioni di euro a sostegno dell’intero comparto olivicolo-oleario siciliano, dalla produzione delle olive alla commercializzazione dell’olio.
Giambona ha espresso forte preoccupazione per la situazione critica del settore, sottolineando il rischio di mancati ritorni economici per le aziende agricole e le possibili ripercussioni sull’occupazione. L’auspicio del deputato del PD è che nelle prossime settimane, in sede di commissione bilancio, si trovi una convergenza politica per approvare gli emendamenti e fornire un aiuto concreto a questo importante settore produttivo siciliano.