Un momento storico per la navigazione nello Stretto di Messina: la Elio, nave ammiraglia del Gruppo Caronte & Tourist, ha completato il suo primo rifornimento di Gas Naturale Liquefatto (LNG) al Molo Norimberga del porto di Messina. L’operazione, complessa e innovativa per l’area, segna un passo significativo verso una navigazione più sostenibile.
La Elio, varata sei anni fa come prima nave bi-fuel del Mediterraneo, non aveva mai potuto utilizzare l’LNG per la propulsione a causa della mancanza di un deposito di stoccaggio nell’area dello Stretto. Un problema più volte segnalato da Caronte & Tourist, che ha evidenziato come l’assenza di infrastrutture adeguate abbia impedito non solo il rifornimento delle proprie navi, ma anche quello delle flotte di Tir in transito che stanno progressivamente convertendosi all’LNG.
Già quattro anni fa, Caronte & Tourist aveva proposto la costruzione di un distributore di LNG a Tremestieri, ma l’autorizzazione è stata negata dalle autorità portuali, che hanno preferito commissionare uno studio di fattibilità per un ipotetico mega-deposito costiero di dimensioni ben superiori. Questa situazione ha creato difficoltà di approvvigionamento per le navi del Gruppo predisposte per l’LNG, come la Elio, la Nerea e la prossima Pietro Mondello. L’approvvigionamento via terra con autocisterne, in assenza di un deposito, risulta antieconomico, se non in periodi di calo delle quotazioni del gas. Proprio grazie a una recente flessione dei prezzi, la Nerea era stata rifornita di LNG a Trapani con il metodo truck-to-ship, lo stesso utilizzato ora per la Elio, con 100 metri cubi di LNG (equivalenti a 44 tonnellate) trasportati da due autobotti provenienti da Ravenna.
L’utilizzo dell’LNG comporta una significativa riduzione delle emissioni inquinanti: -25% di CO2, -85% di NOx, -99% di PM e SOx rispetto ai combustibili tradizionali. Pur essendo un idrocarburo, l’LNG rappresenta attualmente il combustibile più “pulito” tra quelli di larga disponibilità. L’AD del Gruppo, Pietro Franza, guarda già al futuro, menzionando il BioLNG, derivato da rifiuti organici, e la propulsione elettrica. Sia la Nerea che la Pietro Mondello sono dotate di batterie che consentono di spegnere i motori termici durante le soste in banchina e di manovrare in porto a zero emissioni.