La Sicilia si conferma la meta preferita dalle tartarughe Caretta Caretta per la nidificazione. Con ben 190 nidi registrati su un totale italiano di 601, l’isola fa segnare un record storico. Questo dato, il più alto mai raggiunto, testimonia l’importanza delle coste siciliane per la riproduzione di questa specie protetta. Siracusa, con 62 nidi, e Ragusa, con 29, si posizionano in cima alla classifica delle province siciliane predilette dalle tartarughe marine.
Il successo di queste nidificazioni è frutto di un costante lavoro di monitoraggio e protezione svolto da centinaia di volontari e supportato dal progetto Life Turtlenest. Cofinanziato dal programma europeo Life, il progetto si impegna a salvaguardare i siti di ovodeposizione della tartaruga marina sulle coste del Mediterraneo, in Italia, Spagna e Francia.
L’elaborazione dei dati di Tartapedia.it da parte di Legambiente rivela un incremento di oltre il 30% delle nidificazioni in Italia rispetto al 2023, quando il conteggio si era fermato a 452. Dopo la Sicilia, la Calabria si posiziona al secondo posto con 147 nidi, seguita da Campania (104), Puglia (99) e Toscana (24).
A Siracusa, i 62 nidi sono stati individuati principalmente tra Noto e Avola, mentre a Ragusa i 29 nidi si concentrano tra Marina di Modica, Vittoria, Scicli e Pozzallo. Agrigento, in particolare Lampedusa, registra 28 nidi. Nidificazioni sono state osservate anche nelle province di Trapani (11), Palermo e Messina. Si stima che i nuovi nati di origine siciliana saranno circa 12.200 esemplari.
L’aumento delle nidificazioni è dovuto sia all’intensificazione degli sforzi di monitoraggio, che permette di individuare e proteggere un maggior numero di nidi, sia a fattori climatici. L’innalzamento delle temperature, legato ai cambiamenti climatici, ha favorito l’espansione dell’area di nidificazione della Caretta Caretta.
Stefano Di Marco, coordinatore dell’ufficio progetti di Legambiente e project manager del Life Turtlenest, sottolinea l’importanza della sinergia tra istituzioni, associazioni e cittadini per la protezione della tartaruga marina. Il progetto ha creato una rete di collaborazione tra comuni costieri, operatori ecologici, stabilimenti balneari, turisti e comunità locali, nella consapevolezza che la tartaruga marina rappresenta non solo una ricchezza in termini di biodiversità, ma anche una risorsa preziosa per lo sviluppo socio-economico.