“Così vicina alla Sicilia, così lontana dalla folla”: è con queste parole che il New York Times introduce i lettori alle atmosfere magiche dell’isola di Pantelleria, un piccolo gioiello nel cuore del Mediterraneo che sembra appartenere ad un altro mondo.
In questo articolo, pubblicato sull’edizione online del prestigioso quotidiano statunitense, la giornalista Amy Kara Koch descrive l’isoletta come “un seducente idillio di fanghi, romantiche rovine e appartate calette balneabili”, celebrandone la natura selvaggia e incontaminata.
Le aspre scogliere laviche, modellate dal vento per millenni, conferiscono all’isola dei contorni ultraterreni, quasi lunari. L’assenza di lunghe distese di sabbia fine è considerata con orgoglio dalla popolazione locale: la natura domina incontrastata e quando arriva lo scirocco bisogna solo lasciarsi trasportare dalle sue correnti impetuose.
I muretti a secco che dividono le ripide terrazze coltivate ad uva e capperi raccontano una storia antichissima di duro lavoro e simbiosi con l’ambiente. Nelle case in pietra lavica, i tipici “dammusi” con le loro volte a cupola, sembra essersi fermato il tempo.
Paesaggi sempre diversi si alternano mentre si esplora l’isola: distese di macchia mediterranea, borghi adornati di bouganville, montagne boscose, piante grasse dai colori accesi. Ovunque emergono i segni di civiltà che abitano Pantelleria dall’alba dei tempi.
Anche il ritmo di vita è diverso da quello delle altre isole minori: qui non c’è spazio per auto di lusso e nodi al traffico, ma utilitarie scassate che si infilano agilmente nei vicoli stretti come Fiat Panda, le preferite dagli abitanti.
Lungo la costa frastagliata si aprono grotte suggestive, che custodiscono leggende di sirene come quella all’ingresso della Grotta delle Sirene, o di ninfe marine come Calipso, che secondo Omero incantò Ulisse nella grotta di Sataria.
Passeggiando sull’Arco dell’Elefante, un arco lavico che ricorda un elefante intento a bere, ci si può fermare a pranzo in una caletta solitaria, per un picnic con panini, pesci pappagallo appena pescati e un tuffo in un mare dalle mille sfumature di turchese.
I tesori enogastronomici di Pantelleria sono frutto di questa terra generosa: il celebre vino Passito di Pantelleria, l’uva zibibbo dolce come miele maturata dal sole e dal vento, i rinomati capperi dal sapore inconfondibile che crescono rigogliosi tra i vigneti.
Visitare quest’isola significa abbandonarsi alle sue atmosfere sospese nel tempo, lontane dal turismo di massa, per scoprire ad ogni curva panorami mozzafiato e assaporare i frutti di una natura incontaminata plasmata da forti venti e terreni di origine vulcanica. Un viaggio alla scoperta di Pantelleria è un’esperienza unica, che sa regalare emozioni intense e il contatto con una bellezza aspra e selvaggia custodita gelosamente dagli abitanti di questa perla nascosta del Mediterraneo.