Palermo – L’autopsia eseguita sul corpo di Angelo Onorato, l’imprenditore palermitano di 55 anni trovato senza vita nella sua auto sabato pomeriggio, non avrebbe riscontrato segni di violenza oltre alla fascetta stretta al collo. L’esame, terminato oggi all’Istituto di Medicina legale del Policlinico di Palermo, è stato condotto dal medico legale Tommaso D’Anna alla presenza di alcuni specializzandi e del consulente di parte della famiglia Onorato, l’assessore alle Politiche sociali della regione siciliana Nuccia Albano.
Il corpo dell’imprenditore, molto noto in città, era stato rinvenuto dalla moglie, l’eurodeputata Francesca Donato, e dalla figlia Carolina di 21 anni, nella strada parallela che costeggia l’autostrada, nella zona di via Ugo La Malfa. Nonostante l’inchiesta aperta formalmente per omicidio, prende sempre più piede l’ipotesi del suicidio. Le immagini delle telecamere di sorveglianza non mostrerebbero infatti alcun mezzo avvicinarsi o accostare al Suv di Onorato in orari compatibili con un ipotetico delitto.
Durante l’autopsia sono stati eseguiti anche esami tossicologici e dei tessuti, i cui risultati saranno disponibili tra 90 giorni. Particolare attenzione è stata posta sulla fascetta stretta al collo, unico segno evidente sul corpo dell’imprenditore. Secondo quanto emerso, il 54enne marito dell’eurodeputata della Nuova Dc sarebbe morto per soffocamento.
Gli investigatori stanno cercando di fare luce su alcuni elementi ancora poco chiari, come l’impronta di una mano trovata sulla parte superiore del Range Rover e la fascetta rinvenuta a terra accanto allo sportello posteriore dell’auto. La posizione della chiusura della fascetta attorno al collo potrebbe essere determinante per stabilire se si sia trattato di un omicidio o di un suicidio.
Le indagini si concentrano anche su un uomo con cui Onorato avrebbe preso un caffè in un bar di viale Strasburgo la mattina del ritrovamento del corpo. Gli agenti della squadra mobile hanno sequestrato le immagini del sistema di videosorveglianza del locale per identificare questa persona e chiarire se fosse la stessa con cui l’imprenditore aveva un appuntamento dopo essere andato in aeroporto a prendere un parente.
Dal punto di vista imprenditoriale, Onorato sembrava godere di una situazione florida. L’ultimo bilancio della sua società “Casa-Ambienti per la vita srl” mostrava un fatturato di 1,5 milioni di euro e un utile in crescita. Recentemente aveva anche affittato un ramo d’azienda e venduto un’impresa di costruzioni.
Mentre si attendono i risultati degli esami tossicologici e ulteriori sviluppi delle indagini, restano ancora molti punti oscuri sulla tragica fine di Angelo Onorato. I familiari, assistiti dall’avvocato Vincenzo Lo Re, continuano a escludere l’ipotesi del suicidio e sperano che la verità possa emergere al più presto.