Domenico Viola, 62 anni, di Partinico, è l’unico superstite della tragedia sul lavoro avvenuta a Casteldaccia dove sono morti 5 suoi colleghi. Viola è ricoverato nel reparto di terapia intensiva del Policlinico di Palermo, dove le sue condizioni restano stabili ma gravissime. I medici mantengono ancora la prognosi riservata e temono per la sua vita.
Secondo i sanitari, le prossime 48 ore saranno decisive. Viola sta lottando contro gravi problemi respiratori dovuti ad una polmonite causata dai batteri presenti nelle acque reflue della cisterna in cui è caduto. Inoltre l’esposizione ad alte concentrazioni di idrogeno solforato hanno provocato una sepsi e difficoltà nell’ossigenazione del sangue.
L’operaio si è salvato per una combinazione di fattori: essendo sceso per ultimo nel locale con le pompe fognarie, è stato esposto per meno tempo alla sostanza tossica. Inoltre i soccorsi sono stati tempestivi: rianimato sul posto, Viola è stato trasferito rapidamente in ospedale dove è stato subito attaccato ai macchinari di supporto vitale.
Nonostante abbia inalato una dose quasi letale di gas, Viola continua a lottare aggrappato alla vita. I medici stanno tentando di supportare la respirazione anche con le tecniche sviluppate durante l’emergenza Covid, facendolo sdraiare a pancia in giù per migliorare l’ossigenazione. Non si esclude l’utilizzo dell’Ecmo, circolazione extracorporea di supporto alle funzioni vitali.
“Il paziente è tenuto costantemente sotto stretto controllo, perché in questi casi il rischio di un aggravamento improvviso è sempre presente” dichiarano dal Policlinico. La speranza è che Viola possa superare questa drammatica prova e tornare dalla sua famiglia. L’intera comunità è stretta intorno a lui in questo difficile momento. Si attendono ulteriori bollettini medici nelle prossime ore per capire se le condizioni del paziente si stabilizzeranno o se ci saranno complicazioni. I prossimi giorni saranno decisivi per determinare l’esito di questa straziante vicenda.