La Corte d’Appello di Palermo ha confermato la condanna in primo grado per due giovani di 27 anni, accusati di aver aggredito e picchiato un ragazzo nella notte del 18 settembre 2016 nei pressi della villa comunale di Corleone.
Secondo quanto riportato dalla vittima, difesa dall’avvocato Pier Franco Puccio, il motivo scatenante dell’aggressione sarebbe stato uno sguardo insistente verso la fidanzata di uno dei due aggressori. Il giovane, dopo aver negato l’accusa, è stato colpito alla testa da un pugno sferrato dall’amico del fidanzato geloso e, una volta a terra, è stato ripetutamente colpito con calci e pugni.
In seguito al pestaggio, la vittima è stata trasportata prima all’ospedale Dei Bianchi e successivamente al Civico di Palermo per ricevere le cure necessarie. L’intervento dei carabinieri, la cui caserma si trovava nelle vicinanze, ha permesso di individuare i responsabili dell’aggressione.
Durante il processo, sono stati ascoltati i testimoni, tra cui le fidanzate dei due aggressori e gli amici di entrambe le parti, che hanno confermato il coinvolgimento dei due giovani nella rissa, senza tuttavia fornire una spiegazione chiara riguardo al movente.
I giudici della IV sezione penale della Corte d’Appello di Palermo, presieduta da Vittorio Anania, hanno confermato la sentenza di primo grado emessa dal tribunale di Termini Imerese, condannando i due giovani ad un anno di reclusione ciascuno, con pena sospesa, oltre al risarcimento dei danni provocati dall’aggressione.