Innocenza Tobia, 68enne residente a Trapani, è deceduta lo scorso 26 febbraio presso il Policlinico di Palermo, dove era stata ricoverata il 12 febbraio scorso. La donna era stata sottoposta il 14 febbraio ad un intervento per l’impianto di tre bypass, apparentemente riuscito. Dopo l’operazione era stata trasferita dalla terapia intensiva al reparto di cardiologia per completare il decorso post-operatorio.
Tuttavia, il 26 febbraio durante un controllo è stata riscontrata una macchia ai polmoni, che in seguito ad un ulteriore accertamento era aumentata di volume. I medici hanno quindi deciso di procedere con un intervento di drenaggio, descritto come di routine e senza rischi.
Ma solo un’ora e mezza dopo l’operazione, il figlio della donna, Salvatore Catania di 42 anni, è stato informato che la madre era deceduta. “Mi avevano detto che si trattava di un intervento che non comportava alcun rischio – ha dichiarato l’uomo – se fosse morta sotto i ferri per l’operazione al cuore me ne sarei fatto una ragione, ma è morta per un intervento di routine”.
Il figlio ha quindi presentato denuncia per fare luce sul caso che sembra configurarsi come un presunto caso di malasanità. Il Policlinico ha espresso cordoglio alla famiglia e avviato verifiche interne, attivando la procedura di comunicazione al Ministero della Salute e convocando un audit clinico per accertare i fatti.