San Cipirello, assolto il consigliere Giovanni Randazzo: non ci fu combustione illecita di rifiuti
Si conclude con l’assoluzione di Giovanni Randazzo il processo per combustione illecita di rifiuti che aveva scosso la campagna elettorale di San Cipirello nel 2022

SAN CIPIRELLO – Si è concluso con una sentenza di non luogo a procedere il procedimento penale a carico di Giovanni Randazzo, presidente della Cantina Sociale dell’Alto Belice. Randazzo era accusato del reato di combustione illecita di rifiuti pericolosi, reato previsto dagli articoli 110 bis e 256 del Testo Unico Ambientale. I fatti risalgono al 27 maggio 2022, in piena campagna elettorale per le amministrative di San Cipirello, dove Randazzo era candidato consigliere. Oggi Randazzo è consigliere comunale di opposizione.
Area bonificata e dissequestrata
L’area della cantina sociale era stata posta sotto sequestro per poi essere bonificata dalla cooperativa e dissequestrata su istanza dei legali di Randazzo, gli avvocati Vincenza Romina Lupo e Claudio Gallina Montana. Questi ultimi sono riusciti a dimostrare l’estraneità del loro assistito ai fatti contestati.
Sentenza di non luogo a procedere
Il giudice Walter Turturici, al termine dell’udienza preliminare del 27 febbraio 2024, ha emesso la sentenza di non luogo a procedere, accogliendo la tesi difensiva e indicando in 30 giorni il termine per il deposito della motivazione. I legali di Randazzo hanno dimostrato in maniera convincente che il loro assistito non ha avuto alcun ruolo nella presunta combustione illecita di rifiuti. Si conclude così una vicenda giudiziaria che aveva sollevato un polverone durante la campagna elettorale del 2022.