L’incidente in autostrada e il coma, muore a 16 anni Marco De Luca
Marco viaggiava a bordo di una Smart con altri quattro amici, di età compresa tra i 15 e i 19 anni, che stavano facendo ritorno a casa

Non ce l’ha fatta Marco De Luca, il ragazzo di 16 anni rimasto coinvolto nel tragico incidente stradale avvenuto all’alba di domenica 25 febbraio sull’autostrada A18 Messina-Catania. Il giovane, residente a Giampilieri Superiore, era ricoverato in gravissime condizioni nel reparto di Rianimazione del Policlinico di Messina. Oggi è stata dichiarata la sua morte cerebrale.
Marco viaggiava a bordo di una Smart con altri quattro amici, di età compresa tra i 15 e i 19 anni, che stavano facendo ritorno a casa dopo una serata trascorsa fuori città. Giunti all’altezza di Letojanni, in un tratto a doppio senso di circolazione, la vettura si è schiantata contro il guardrail, ribaltandosi e rimanendo sospesa nello spartitraffico in posizione verticale.
Le condizioni di Marco sono apparse subito disperate. Gli altri ragazzi hanno riportato ferite e traumi ma non sarebbero in pericolo di vita. Tre di loro sono stati trasportati al Policlinico, due al Piemonte e successivamente trasferiti anche loro al Policlinico.
Ricoverato nel reparto di Rianimazione, le condizioni di Marco si sono aggravate sempre di più nelle ultime ore, nonostante i tentativi dei medici di salvargli la vita, fino al decesso sopraggiunto oggi. Una notizia che ha sconvolto profondamente la famiglia e gli amici, oltre all’intera comunità di Giampilieri e ai compagni di scuola del liceo “Cuppari” che frequentava.
“Increduli e straziati, tutti noi – scrivono i compagni su Facebook – stringiamo in un abbraccio fortissimo la famiglia di Marco, il nostro giovane leone dal cuore grande, che non è riuscito a vincere la sua ultima battaglia, lasciando nella nostra comunità e nel cuore di chi lo ama un dolore devastante. Continueremo a rivedere il tuo sorriso tra i corridoi della scuola, dolce Marco. Non ti dimenticheremo”.
I familiari di Marco, distrutti dal dolore, hanno acconsentito alla donazione degli organi, un gesto di grande altruismo che regalerà speranza ad altre persone. La salma del ragazzo adesso riposa nell’obitorio del Policlinico in attesa dei funerali. La magistratura ha aperto un’inchiesta per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente.