Altavilla, arrestata la figlia 17enne rimasta viva: “Ha partecipato alla strage”
La ragazza minorenne avrebbe partecipato al rito nel quale sono stati uccisi e torturati i familiari, ora la ragazza è in carcere

Una storia di orrore e follia quella che arriva da Altavilla Milicia, dove una famiglia è stata travolta da un vortice di delirio mistico e fanatismo religioso culminato in una vera e propria mattanza. Tutto è iniziato lo scorso dicembre, quando Giovanni Barreca, padre della famiglia, ha conosciuto sui social Sabrina Fina e Massimo Carandente. I due gli hanno dato eco alle sue ossessioni, al suo accesissimo fanatismo religioso, come lo ha definito il procuratore di Termini Imerese, convincendolo che per liberare la sua casa dai demoni fosse necessario compiere rituali di purificazione.
La figlia diciassettenne complice nella mattanza di madre e fratelli
Rituali che col passare dei giorni sono diventati sempre più violenti, tramutandosi in vere e proprie torture nei confronti dei familiari di Barreca. La notte del 4 febbraio è stato raggiunto il punto di non ritorno: Antonella Salamone, moglie di Giovanni e unica a non aver mai partecipato ai rituali, è stata uccisa insieme ai due figli maschi, Kevin di 16 anni ed Emanuel di 4. L’unica superstite della famiglia è la figlia diciassettenne, che agli orrori invece ha preso parte attivamente fin dall’inizio, partecipando alle torture contro la madre e il fratello minore. La sorella, dice il procuratore Cartosio, “ha partecipato a una serie di riti di purificazione che in concreto hanno riguardato la tortura alla madre e al fratello”.
Per questo motivo la ragazza è stata arrestata con le accuse di concorso in omicidio plurimo aggravato e soppressione di cadavere. Il gip ne ha convalidato il fermo su richiesta della procura minorile: la diciassettenne si trova ora reclusa in un carcere minorile. Una vicenda terribile emersa solo grazie al coraggio e alla prontezza di Antonella Salamone, che prima di essere uccisa era riuscita a inviare una email a un familiare lanciando l’allarme su quanto stava accadendo in casa.
Le indagini proseguono serrate per fare luce su tutti i contorni della vicenda. Il procuratore Cartosio ha dichiarato che è possibile vi siano altri soggetti e scenari dietro questa mattanza, forse una setta che ha plagiato Barreca e la sua famiglia. Gli inquirenti sperano di poter contare sulla collaborazione di altre procure e istituzioni per riuscire a capire se ci sia una rete più ampia dietro a questo terribile caso di fanatismo religioso sfociato nella follia omicida. Una vicenda che lascia attonita l’intera comunità di Altavilla Milicia e che ha scosso profondamente l’opinione pubblica per la sua efferatezza.