Una triste vicenda di violenza domestica si è conclusa nel peggiore dei modi nel carcere di Imperia, dove si è tolto la vita Michele Scarlata, 65enne originario di Villalba arrestato all’inizio di questo mese con l’accusa di aver tentato di uccidere la moglie.
Secondo quanto riportato dal Giornale di Sicilia, la coppia viveva da alcuni anni a Caltanissetta quando, tre anni e mezzo fa, la moglie 57enne aveva denunciato il marito per le minacce e le aggressioni che era costretta a subire. La donna era quindi tornata nella sua Liguria per sfuggire a quella spirale di violenza. Lo scorso dicembre però l’uomo l’aveva raggiunta a Pietra Ligure, dove lei gli aveva addirittura lasciato casa libera per alcuni giorni nel tentativo di chiarire la situazione. Il tentativo però era fallito, al punto che Scarlata aveva prima cercato di togliersi la vita e poi, forse per ripicca, aveva appiccato un incendio che aveva completamente distrutto l’abitazione della moglie.
Dopo essere tornato in Sicilia, alla vigilia dell’Epifania il 65enne era nuovamente partito alla volta della Liguria, questa volta con un piano ben preciso: tenderle un agguato per ucciderla. Nascondendosi nel parcheggio del condominio dove lei risiedeva, l’aveva attesa al rientro e l’aveva aggredita alle spalle colpendola ripetutamente alla testa con una chiave inglese. Le urla della donna avevano attirato alcuni vicini che, oltre a chiamare i soccorsi, erano riusciti a bloccare l’uomo evitando il peggio. All’arrivo dei carabinieri la vittima era in una pozza di sangue, ma ancora viva.
Scarlata era stato arrestato e rinchiuso nel carcere di Imperia con l’accusa di tentato omicidio. Purtroppo qui, forse sopraffatto dal senso di colpa, ha deciso di farla finita togliendosi la vita nella sua cella. Un gesto estremo che conclude nel modo più tragico una vicenda di violenza domestica purtroppo non insolita.