Anche a Palermo ci sarà il limite a 30km orari, cosa ha detto Lagalla

Secondo Lagalla, l’adozione dei 30 km/h in alcune zone mirate della città serve per tutelare le fasce più deboli della popolazione

Anche a Palermo arriva La proposta di introdurre il limite di velocità di 30 km/h, non in tuta la città ma solo in alcune zone. Il sindaco Roberto Lagalla lo ha detto a SkyNews24.

“Si sta ancora una volta, e a mio avviso inopportunamente, cercando di creare una sorta di rappresentazione politica o divisiva su un tema che, in realtà, non è né antitetico né contraddittorio ma risponde alle esigenze di ogni singola città, sulla base della sua configurazione e della sua viabilità, sulla base delle sue esigenze funzionali” ha dichiarato il primo cittadino.

Secondo Lagalla, l’adozione dei 30 km/h in alcune zone mirate della città serve per tutelare le fasce più deboli della popolazione, ovvero i pedoni e gli studenti. “Palermo ha adottato dei sistemi nel centro storico che tendono a privilegiare le zona a traffico limitato e le zone pedonali impedendo in queste aree il passaggio dei velocipedi nelle ore di maggiore picco di presenze. Stiamo anche attivando sperimentalmente alcune aree a 30 km orari dove è necessario il controllo puntuale, in prossimità di quei luoghi nei quali si realizzano quelle che chiamiamo “strade conviviali”, cioè nella quali devono coesistere aree pedonali, scuole, università, asili e un traffico che possa essere attento a quella zona di maggiore rischio” ha spiegato il sindaco.

La scelta del limite di 30 km/h verrebbe quindi applicata solo in prossimità di scuole, luoghi di aggregazione giovanile e in genere dove c’è un’alta presenza di pedoni, lasciando invariata la velocità nel resto della città. Si tratta di una soluzione di compromesso per salvaguardare la sicurezza stradale senza però penalizzare eccessivamente la fluidità del traffico. Lagalla ha ribadito che ogni città deve valutare le misure da adottare sulla base delle proprie caratteristiche e ha invitato a non fare polemiche strumentali.

Il sindaco ha affrontato anche altri temi caldi durante il suo intervento televisivo, prima fra tutti la questione dell’autonomia differenziata. Su questo punto Lagalla ha sottolineato l’importanza di non penalizzare il Sud: “la standardizzazione dei livelli essenziali di prestazione costituisce un riferimento che dovrebbe rassicurare i Comuni del sud, tuttavia serve la certezza che non vengano messe in discussione quelle risorse che potrebbero fare la differenza tra un nord sempre più ricco e un sud sempre più povero”.

Fondamentale per Lagalla è che venga garantita una quota di fondi statali per le Regioni meridionali, in modo da evitare un divario sempre più ampio. Il dibattito sull’autonomia differenziata deve coinvolgere tutta la maggioranza di centrodestra, ha ribadito il sindaco di Palermo.

Altro tema affrontato è stato quello del PNRR e di come le risorse del piano possano aiutare la rinascita di Palermo, soprattutto di alcune zone critiche. Lagalla ha però espresso preoccupazione sulla tempistica di utilizzo dei fondi e ha auspicato maggiore chiarezza e accelerazione nella diffusione delle informazioni, per facilitare il lavoro delle amministrazioni locali.

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