Palermo, madre uccide la figlia depressa ma il racconto non convince

La figlia soffriva da tempo di una forma di depressione che avrebbe portato la madre allo stremo

Palermo – Dramma familiare questa mattina in un appartamento di via del Visone, dove una donna di 74 anni ha ucciso la figlia 44enne strangolandola. L’anziana madre subito dopo ha chiamato il 112 confessando l’omicidio appena commesso.

Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che non hanno potuto far altro che constatare il decesso della donna, Maria Cirafici di 44 anni. Presenti anche gli agenti della Squadra Mobile che hanno proceduto all’arresto della madre, rea confessa dell’omicidio.

Secondo una prima ricostruzione, la figlia soffriva da tempo di una forma di depressione che avrebbe portato la madre allo stremo. L’anziana, esasperata dalla situazione, avrebbe strangolato la figlia, anche se non è ancora chiaro dove abbia trovato la forza per compiere un simile gesto alla sua età.

Gli investigatori stanno cercando di fare luce sui contorni della vicenda, ascoltando i racconti dei vicini di casa e dei familiari per capire se le due donne fossero sole in casa al momento dell’omicidio. Al vaglio anche la posizione della madre, che avrebbe riferito di non farcela più a gestire gli effetti depressivi della figlia sulla sua quotidianità.

Una tragedia familiare, dunque, maturata in un contesto di disagio psicologico che avrebbe stravolto gli equilibri tra madre e figlia. La donna più anziana, spinta dalla disperazione, avrebbe compiuto un gesto estremo nei confronti della figlia malata, uccidendola con le proprie mani.

Sconosciuto il movente dell’omicidio né tanto meno come lo stesso delitto sia stato commesso dall’anziana. Adesso la madre è sotto interrogatorio da parte degli agenti della squadra mobile per chiarire motivi e modalità del delitto. Gli investigatori non trascurano nessuna pista e fra quelle battute c’è anche l’esasperazione della donna per gli effetti dello stato di depressione in cui versava la figlia. La madre avrebbe raccontato agli inquirenti di essere da tempo sotto costante pressione perché la vittima, sua figlia, soffriva di una sorta depressione coinvolgente che tirava verso il basso anche chi le stava accanto.

Non si tratta, però, dell’unica pista seguita. C’è da spiegare anche dove abbia trovato la donna la forza per strangolare la figlia vista l’eta avanzata. Oltre alla madre che ha confessato il delitto gli investigatori stanno sentendo anche i vicini di casa e i familiari di madre e figlia. Le due donne, infatti, potrebbero non essere state sole in casa al momento dell’omicidio e questo cambierebbe molte cose.

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