I Carabinieri di Misilmeri hanno arrestato un imprenditore di 54 anni con l’accusa di violenza e minacce aggravate dal metodo mafioso ai danni di un funzionario comunale. L’uomo, originario del capoluogo siciliano e già noto alle forze dell’ordine, è finito in manette in esecuzione di un provvedimento restrittivo emesso dal Gip del Tribunale di Palermo su richiesta della Procura.
Le indagini condotte dai militari del Nucleo Investigativo di Palermo e della stazione di Villabate hanno permesso di fare luce su una serie di intimidazioni mafiose che il funzionario avrebbe subito da parte dell’imprenditore negli ultimi mesi. Quest’ultimo, titolare di un’attività nel settore della ristorazione nel comune di Villabate, voleva ottenere alcune autorizzazioni amministrative per la sua impresa esercitando pressioni e minacce con l’aggravante del metodo mafioso.
In particolare, dalle ricostruzioni effettuate dagli inquirenti, l’indagato avrebbe compiuto gli atti intimidatori in pieno giorno e in luoghi pubblici affollati, in modo da apparire agli occhi di più persone possibili come un affiliato o un fiancheggiatore della criminalità organizzata. Un chiaro utilizzo della forza di intimidazione mafiosa per piegare la volontà del funzionario e ottenere vantaggi illeciti per la propria attività commerciale.
Il quadro indiziario raccolto dai Carabinieri è stato condiviso dalla Procura e dal Gip che ha disposto l’arresto.
L’arrestato è stato tradotto al carcere Pagliarelli di Palermo, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Presto sarà ascoltato dal Gip in sede di interrogatorio di garanzia.