A Palermo ucciso un padre di famiglia, Badr tornava da lavoro da moglie e figli

Il ritratto della vittima: "Era un uomo buono, amato da tutti. Nessuno sa spiegarsi cosa possa essere successo"

Un’altra vita spezzata dalla violenza. Un altro sangue innocente macchia le strade di Palermo. Badr Boujemai, 41 anni, padre premuroso e marito esemplare, è stato brutalmente assassinato ieri sera con tre colpi di pistola. Uno sparo al petto, uno allo stomaco, infine il colpo di grazia alla testa, per non lasciare scampo alla vittima designata.

Padre ucciso con 3 colpi di pistola

Il suo corpo martoriato è stato ritrovato riverso sul marciapiede di via Roma, di fronte all’ufficio postale centrale, in un lago di sangue. Ad accorgersi della tragedia, due passanti sotto shock. Sull’omicidio indagano i carabinieri, coordinati dalla Procura. L’esecuzione ricorda tristemente i delitti di mafia, ma nulla collegherebbe Boujemai alla criminalità organizzata. Nessun precedente, nessun sospetto su di lui. Bisogna scavare nella sua vita privata per trovare un movente a tanto orrore.

Ad agire sarebbe stato un killer solitario, anche se non si esclude la presenza di un complice. I carabinieri stanno interrogando parenti, amici e colleghi della vittima, per far luce su quanto accaduto. Boujemai aveva appena finito il turno di lavoro al ristorante “Appetì” di via Emerico Amari. Stava tornando a casa dalla moglie e dai suoi due bambini, di 5 anni e 1 anno. Lungo quella maledetta via Roma, il destino gli ha teso un tranello letale. L’assassino deve averlo pedinato e colto di sorpresa, sparando alle spalle del poveretto. Tre colpi, freddi e chirurgici. Poi, la fuga veloce. Forse ripresa dalle telecamere della zona.

Una morte assurda e incomprensibile

“Mio fratello era una brava persona, lavorava solo per la sua famiglia” singhiozza tra le lacrime la sorella Fella. “Ieri sera, come sempre, ha mandato un messaggio alla moglie per dirle che stava tornando. Ma non è mai arrivato”.
Una morte assurda, che lascia sgomenti. “Era un uomo buono, amato da tutti. Nessuno sa spiegarsi cosa possa essere successo” continua la donna, distrutta dal dolore. Dopo la nascita del secondo figlio, Badr si sobbarcava ogni fatica per mantenere la famiglia, lavorando instancabilmente dalla mattina alla sera.

Anche i colleghi e il titolare del ristorante lo descrivono come una persona mite e laboriosa, che amava il suo lavoro di buttadentro e intratteneva i clienti con un sorriso. Nessun sospetto su di lui, nessun segnale preoccupante. La sua vita sembrava serena. E invece, all’improvviso, la tragedia. Una morte incomprensibile che distrugge una famiglia e due bambini innocenti. “Mio fratello adorava quei bimbi” piange ancora la sorella, accorsa dalla vittima. Anche la madre, arrivata da poco a Palermo, è sprofondata nella disperazione più nera. È stata soccorsa in stato di shock.

La famiglia, residente nei pressi del centro Lidl di via Roma, è precipitata in un incubo a occhi aperti. L’uomo stava semplicemente tornando a casa dai suoi cari dopo una giornata di lavoro. Invece, ha trovato una morte orribile e fino ad ora senza un perché.

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