Fu lupara bianca, identificati i resti ritrovati nella diga Garcia: sono di Salvatore Mulè

Svolta nel cold case di Camporeale: a 16 anni dalla scomparsa, i Carabinieri identificano i resti di Salvatore Mulè, allevatore con legami di parentela con la mafia locale, rinvenuti nel 2020 nell'ex diga Garcia

I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Monreale, in seguito agli accertamenti tecnici esperiti dal R.I.S. di Messina, sono riusciti a risalire all’identità della persona, i cui resti ossei furono rinvenuti nella ex diga Garcia nel Dicembre del 2020: trattasi di Mulè Salvatore, scomparso da Camporeale il primo febbraio 2006.

Al vaglio degli inquirenti l’ipotesi che si tratti di un caso di “lupara bianca”, probabilmente riconducibile ai trascorsi criminali di Mulè Salvatore e ai rapporti che legavano quest’ultimo ad esponenti della malavita organizzata. Infatti, Mulè Salvatore, allevatore di animali e pluripregiudicato, era il nipote di Mulè Rosario, detto “manuzza”, gravitante nel sodalizio mafioso di Camporeale, deceduto nel 2014.

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