Palermo, bimbo disabile chiuso in bagno e sedato da maestra: sta meglio
Insegnante e bambino sarebbero stati nel bagno per 5 minuti, poi l'allarme: è stato ricoverato all’ospedale dei Bambini in neuropsichiatria e ora starebbe meglio

Sta meglio il bambino disabile di 9 anni che nei giorni scorsi era stato ricoverato in ospedale dopo che un’insegnante di sostegno di 48 anni gli avrebbe somministrato dei barbiturici per sedarlo. Il fatto è avvenuto in un istituto comprensivo di Palermo. Il piccolo è stato ricoverato all’ospedale dei Bambini in neuropsichiatria ma, dopo le cure dei medici, le sue condizioni vanno decisamente migliorando.
Secondo una prima ricostruzione, l’insegnante di sostegno sarebbe stata trovata in bagno insieme all’alunno e gli avrebbe fatto ingerire dei tranquillanti tanto che il bambino è stato poi ritrovato in stato di semi-incoscienza. Gli agenti della squadra mobile stanno proseguendo nelle indagini per fare luce sull’episodio e il direttore scolastico regionale sta valutando eventuali provvedimenti nei confronti della docente. La dirigente scolastica ha già disposto la sospensione temporanea dell’insegnante di sostegno.
Insegnante e bambino sarebbero stati nel bagno per 5 minuti prima che intervenissero i poliziotti della squadra mobile e i sanitari del 118 che hanno prestato le prime cure al piccolo, poi trasferito d’urgenza in ospedale. Alcuni compagni di scuola avevano già raccontato in precedenza di strani comportamenti da parte della maestra, ma nulla era mai stato segnalato ad altri insegnanti o adulti.
Venerdì scorso però l’allarme è scattato quando l’insegnante ha accompagnato l’alunno in bagno, chiudendosi dentro con lui. Qualcuno ha notato la scena ed ha avvisato subito la dirigente scolastica e la polizia. Dopo alcuni minuti, la donna ha aperto la porta facendo uscire il bambino, che però versava in stato di semi-incoscienza. È stato quindi chiesto l’intervento di un’ambulanza con medico a bordo per prestare i soccorsi. Il piccolo è stato trasportato d’urgenza al Di Cristina dove i genitori hanno spiegato che non era sottoposto ad alcuna terapia farmacologica.
Gli investigatori hanno raccolto le testimonianze di quanti hanno assistito alla scena, oltre che della dirigente scolastica. Sembra che alcuni genitori avessero già segnalato con una lettera gli atteggiamenti sospetti dell’insegnante nei confronti dell’alunno disabile, compresi presunti schiaffi. La scuola ha avviato tutte le procedure previste ed ha sospeso temporaneamente la docente. La Procura valuterà eventuali provvedimenti nei suoi confronti. Si indaga per fare luce sull’episodio e capire le responsabilità.